lunedì 22 aprile 2013

Meglio sportivo oppure meglio verde...?

Nelle scorse settimane è sorto, come si diceva una volta, “un dibattito” in merito alla destinazione dell’area verde (spontaneo) posta tra le vie Bentivoglio, Sellanuova, Colombi e Viterbo. Nel mezzo di queste vie vi è un’area verde che circa 15 anni fa avrebbe dovuto vedere sorgere un centro ippico. Purtroppo varie vicissitudini del concessionario a cui venne affidato questo spazio (si tratta di circa 21 mila mq.) non riuscì a centrare il suo obbiettivo e l’area (anche dietro mie richieste all’allora Assessore allo sport, Aldo Brandirali) ritornò nella disponibilità del Comune di Milano. Circa un paio d’anni fa, tra l’altro, venni avvicinato da una persona che aveva l’intenzione di investire su quell’area per costruire un centro sportivo.Personalmente non sono mai stato favorevole ad un intervento che portasse cemento e traffico in quell’area ma, comunque, non ero titolato ad esprimere pareri se non personali in quanto si attendeva l’approvazione del PGT (era al governo della città la Giunta Moratti). Recentemente vi sono stati dei “rumors” rispetto alla possibilità che quest’area potesse diventare un centro sportivo gestito direttamente da una federazione che, quindi, lo orientasse per uno sport in particolare. Senza nulla togliere allo sport, al di là dei personali gradimenti, ho ritenuto che tale decisione non fosse adeguata per lo spazio considerato in virtù di varie problematiche che ho cercato di segnalare agli assessori competenti. Tra l’altro in Consiglio Comunale era giacente una mia mozione proprio su questo tema che, in sintesi, richiedeva che l’area fosse trasformata a verde attrezzato. Tra l’altro il Consiglio di zona 7, nella precedente consigliatura, aveva votato una delibera (n° 72 del 26.5.2008) che ribadiva proprio questo aspetto. Inoltre in data 24.8.2011, con PG 619912/2011, il Settore Demanio e Patrimonio – Servizio Gestione Contratti – Ufficio Aree, in risposta alla mozione (che rimane comunque in essere in quanto non ritirata) aveva segnalato che non si ravvisavano motivi ostativi affinchè l’area in questione potesse essere riqualificata a verde pubblico, pur nel rispetto e nell’attesa di riscontri da parte del Settore Sport, del Settore Tecnico Arredo Urbano e Verde e della Direzione Centrale Sviluppo del Territorio per la valutazione di compatibilità urbanistica alla luce del vigente PGT. Avendo avuto notizia che il Settore Sport e Benessere aveva valutato la possibilità di “avviare le procedure per l’affidamento a privati della suddetta area mediante procedura ad evidenza pubblica” al fine di realizzare un nuovo centro sportivo ho segnalato che ciò sarebbe in contrasto con quanto precedentemente deliberato (pur trattandosi di deliberazione consultiva) e che, inoltre, tale decisione avrebbe posto in essere un intervento per un centro sportivo di cui non se ne ravvisava l’esigenza essendo presenti, nell’ambito territoriale circostante un’associazione calcistica che utilizza uno spazio di proprietà comunale in Via Viterbo; il campo sportivo dell’associazione calcistica “Visconti” in Via delle Forze Armate all’altezza del civico 179; il Centro Sportivo Kennedy, le cui problematiche sono note da tempo; due piscine a distanza di 300 metri le une dalle altre (Arioli Vengoni e Lamennais); un ulteriore centro sportivo previsto nell’ambito del PII Parri-Fontanili. Senza contare la presenza dell’area sportiva da 12,000 mq. dell’Oratorio di San Giovanni Bosco (ingresso da Via Viterbo) e senza contare gli spazi sportivi all’aperto presenti in Via Milesi (calcio e basket) all’interno del Parco delle cave….etc. Alla fine l’Urbanistica che il PGT approvato da questa Amministrazione non consente l’uso sportivo di quella’rea e la stessa, quindi, deve essere considerata a carattere verde al fine, tra l’altro, di procedere alla realizzazione di un cannocchiale ambientale che partendo dal Parco Annarumma giunga fino in Via Nitti. Ora è necessario trovare idee e risorse per rendere possibile questa opportunità certamente migliore di un centro sportivo che, alla luce di quanto presente in quell’area, appariva un inutile “lusso” oltre che un potenzialmente certo attrattore di traffico.

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