Un altro tassello del grande
mosaico della musica contemporanea ha reso il volo: Ray Manzarek, il tastierista e compositore dei Doors, colui che
creava il sottofondo musicale alla voce ed alle liriche di Jim Morrison ci ha lasciato ed ora potrà rinsaldare quel
binomio che ha fatto dei Doors una leggenda.
Uomo schivo e tutto dedito alla
musica, Manzarek ha creato un suono
unico ed irripetibile che, con l’utilizzo dell’organo Vox e del piano Rhodes
(che agiva sulla linea del basso) ha saputo sconvolgere la musica rock della
fine degli anni ’60. Anni straordinari che ancora oggi non possono che essere
ricordati con grande gioia e trasporto, emozione e passione. Anni leggendari da
tutti i punti di vista. Per la musica, per le aspettative di un mondo, per la
voglia di scoprire il mondo, per la cultura alternativa, per le speranze di una
generazione nata nel post conflitto che chiedeva libertà, voce e futuro. Il tutto
condito da una musica nuova ed un pizzico di follia. I Doors furono una parte
di questa avventura e l’organo di Ray una sorta di piffero magico che guidava
le liriche che scaturivano dalla voce somma di The Lizard King. Ma la grandezza della musica e dell’arte rende
possibile la vita oltre la morte ed oggi ce lo immaginiamo sulla sua nave di
cristallo fendere le acque per la sua ultima dimora ed all’arrivo potrà
rimandarla indietro, incendiata dall’amore. E non si tratta di un pur fattibile
The end ma della continuazione di un lungo, interminabile, straordinario viaggio
oltre le porte della percezione.
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