mercoledì 21 agosto 2013

E un altro giorno è andato...

Parafrasando il cantautore Francesco Guccini mi permetto di disturbarvi per trasmettervi qualche nota rispetto al lavoro svolto dal consiglio comunale e dal sottoscritto. Questa nota vuole essere un piccolo riassunto del lavoro che è stato portato avanti in quest’anno molto gravoso per la città. Ed anche, mi permetto, per chi vi scrive che, lavorando, cerca di trovare il tempo per svolgere il suo mandato in tutti gli orari possibili, insieme ai notturni e feste comandate.
D’altra parte ho potuto constatare che proprio chi lavora non è messo nelle condizioni di poter svolgere il proprio lavoro con la giusta serenità in quanto da parte dei datori di lavoro l’incarico istituzionale è visto come una sorta di perdita di tempo (pur incamerando l’importo dato dal tempo trascorso fuori dall’ufficio in orario lavorativo moltiplicato la paga oraria del dipendente che, invece, ha davvero poco tempo per prepararsi agli impegni se non, appunto, nelle ore più impensate). Questa purtroppo è la realtà ben diversa da tutti gli altri organi istituzionali. Probabilmente si ritiene che l’incarico di amministratore comunale valga poco o niente. E, probabilmente, questo giudizio è accolto anche dai nostri parlamentari che, dopo il pasticcio di Calderoli sul tema, non si sono certo spesi per rivedere questa situazione. Vabbè…, 

Comunque l’anno è trascorso con parecchi patemi d’animo, con l’opposizione che è stata, spesso e volentieri, aggressiva ma poco propositiva. Lo scorso anno si era ci si era fermati con il ricorso al TAR da parte di un parcheggio che aveva messo in dubbio la legittimità di area C. Il TAR ha poi dato ragione al Comune facendo in modo che il dispositivo di Giunta proseguisse senza ulteriori intoppi visto che, inoltre, ha dato un buon riscontro per quanto concerne la riduzione dell’inquinamento. Questo è stato un elemento propositivo e propulsivo per quanto concerne il lavoro della Giunta e del Consiglio anche se, a onor del vero, è opportuno ricordare che come delibere di Consiglio non è che ne siano arrivate molte in aula e questo, certamente, non è un buon segno. Questo significa, tra le altre cose, che le delibere di urbanistica sono ferme in quanto la crisi del settore è davvero molto seria. Come sempre accade nel nostro paese ci sono momenti in cui si costruisce a rotta di collo e poi, come oggi, non si costruisce più nulla. Certamente in passato c’è stato chi ha abbondato in quanto riceveva finanziamenti che dovevano consentire un costruito che entrava a bilancio ma alla fine il giochino si è rotto e come dimostra la vicenda Ligresti i nodi sono arrivati al pettine. Se prima c’era eccesso di costruzioni ora invece assistiamo alla perdita del lavoro da parte di migliaia di operatori del settore, lavoratori ed imprenditori. E’ sempre la solita storia: non c’è programmazione, tutto è in mano al mito del mercato ed alla fine come sempre i deboli e chi rispetta le regole soccombe.

Abbiamo avuto una buona notizia dal fatto che ATM ha fatto partire e poi assegnato la gara per 30 nuovi convogli della metropolitana che, ci auguriamo, rispettino la consegna e giungano in tempo per Expo. Expo è la parola che da ora in avanti sarà pronunciata sempre di più. I lavori proseguono giorno e notte ed il sito pare ben presidiato. Recentemente è stato assegnato il bando di gara per le vie d’acqua per le quali, premetto, ero contrario all’epoca Moratti e lo sono tutt’ora perché, al di là delle affermazioni della presidenza di Expo che afferma che tale opera servirà per fare in modo che il canale Villoresi serva le aree agricole, ritengo l’opera così come dimensionata inutile. Considerando però che l’opera non si poteva “evitare” ho ritenuto opportuno segnalare e sensibilizzare l’amministrazione comunale rispetto al fatto che esisteva una proposta alternativa elaborata da Italia Nostra che osservava che utilizzando il lato a est del percorso era possibile riutilizzare vecchi percorsi e reticoli d’acqua non più attivi prestando così maggiore attenzione alla realizzazione di paesaggio urbano di qualità. A differenza, invece, del nuovo canale che si sovrappone all’esistente. Quello di Expo è un tema molto particolare e controverso. A me personalmente non è mai piaciuta l’idea che il sito espositivo fosse nell’area Rho-Pero e che abbia utilizzato, acquistandole, aree della Fiera. Credo che ci fossero arre pubbliche, anche in città, che avrebbero potuto essere valorizzate al meglio. Ma, certamente, gli interessi in gioco erano troppo importanti e ghiotti perché si perdesse l’occasione, per qualcuno, di fare ottima cassa. E così è stato. Se, invece, si fosse dato corso al progetto originario di Boeri, probabilmente i costi sarebbero stati inferiori ed oggi il Comune non si troverebbe a dover sborsare tutti i milioni di euro che servono per l’impresa. Per ora, invece, è sicuro che l’affare l’ha fatto l’Ente Fiera ed i Cabassi. E questa “elargizione” certamente non era una delle finalità della nostra amministrazione che, purtroppo si è trovata il piatto avvelenato preparato e cotto per essere trangugiato. Rimane, in positivo, la convinzione che con questa amministrazione non ci saranno abbuffate tra gli amici degli amici…Comunque vigileremo affinchè tutto si svolga nella maniera più corretta possibile. 

Per chiudere con il tema Expo segnalo di essere riuscito a fare passare la mozione per valorizzare l’esperienza dell’Expo dei Popoli che rappresenta uno sguardo alternativo sul mondo dell’alimentazione dalla parte di chi ha problemi nell’alimentazione quotidiana e di chi vuole salvaguardare la terra. Nei prossimi mesi si faranno specifiche iniziative per pubblicizzare questo mondo un po’ messo in ombra dal mondo mediatico. Sarà che non si tratta di una lobby…? 
Due considerazioni che, pure veloci, è opportuno fare. Le elezioni hanno fatto candidare alcuni consiglieri comunali ed assessori, con differenti situazioni finali e di esito. Premetto che sono contrario al fatto che chi è stato eletto per un servizio amministrativo si possa candidare per un'altra istituzione: a mio avviso questo significa non avere rispetto per i propri elettori, per coloro che ti hanno votato ed eletto per andare ad operare in una specifica istituzione. Credo che la serietà di una promessa elettorale si manifesti anche attraverso queste modalità d’essere e chi è stato eletto, chi ha avuto questo onore, debba continuare fino alla fine del mandato e non usare le istituzioni come un trampolino. Questo non è serio né dimostra affetto per il proprio lavoro e per i propri amministrati. Abbiamo perso tre assessori (uno era anche vice sindaco). L’assessore al Bilancio, Tabacci, è andato in Parlamento, Castellano, assessore alla casa e lavori pubblici, è andata in Regione, Guida, assessore all’educazione e vice sindaco, non è stata eletta ed è tornata al suo lavoro alla casa delle carità. Dell’assessore Boeri sapete cosa sia successo…o meglio, fino in fondo non l’hanno capito molti di noi consiglieri comunali. Considerando la serietà del Sindaco è certo che qualcosa di importante deve essere accaduto però noi ci fermiamo ad un certo punto della storia. Speriamo che, prima o poi, le vere ragioni vengano a galla e tutto sia più chiaro…vedremo che cosa farà in futuro Boeri che, ritengo, proseguirà nel suo lavoro politico all’interno del PD cittadino che è opportuno si rimetta in pista ad elaborare una linea politica che non sia solo legata a qualche maggiorente del partito che, una tantum, si ricorda della città (a parte quando ci solo le elezioni e bisogna fare massa critica oppure forza elettorale…).

Abbiamo un altro grande problema che è quello delle case popolari (oggi si dice residenze ERP, Edilizia Residenziale Pubblica) ereditato dalle precedenti amministrazioni. Da parte mia sono anni che mi sforzo di lanciere messaggi e quant’altro ma pare proprio che non mi si ascolti, salvo che poi, quando i giornali lanciano campagne di stampa sul tema si sveglia il sistema e tutti dietro a correre verso la notizia per dimostrare ‘essere sul pezzo ma, in quel momento, si capisce che i buoi sono scappati da tempo…Nonostante le continue richieste non si riesce a costruire una strategia per la riqualificazione degli appartamenti non in buona condizione, ad assegnare gli appartamenti vuoti, da anni!!! E poi ci lamenta se qualcuno li occupa. Questa amministrazione deve fare il possibile per fare in modo che tutte le case sfitte vengano utilizzate da chi ne ha diritto e titolo perché nella nostra città le preoccupazioni più grandi sono proprio quelle legate all’alloggio ed al lavoro. Due elementi funzionali alla dignità della persona che, certamente, non possiamo dimenticare nel nostro sforzarsi di fare politica. Se non daremo una svolta a questa questione, unitamente ad una pulizia completa e totale nel mondo ALER altrimenti sarà opportuna una seria riflessione circa l’assegnazione di un nuovo contratto di gestione delle case comunali in favore di questo ente. Su questo tema è bene ricordare la questione delle torri di Via Tofano che devono essere abbattute e ricostruite, da tempo, ma ancora non si vedono i fondi per il necessario finanziamento delle opere (28 milioni di euro).

Per mesi abbiamo avuto dei problemi di gestione del tema della scuola San Giusto. Una scuola media connotata da una differente metodologia di studio che ha avuto un buon riscontro da parte delle famiglie e del corpo docente. Purtroppo le ragioni di bilancio hanno pesato ed inficiato sul mantenimento di questa esperienza in capo al Comune. Si sono cercate delle soluzioni che, all’inizio, l’amministrazione non ha valutato come percorribili. Ora, invece, pare che l’originaria proposta (che ho personalmente “sposato” e cioè lo spostamento alla Stato della gestione scolastica come già avvenuto con il cosiddetto “accordo di Firenze”) potrebbe avere un riscontro positivo. L’assessore competente attende ora il riscontro ufficiale da parte del Ministero all’istruzione. Attendiamo speranzosi… però, forse, dovevamo essere più protagonisti e meno conservativi.
Abbiamo introdotto la TARES, ma era un atto dovuto a livello Statale mentre abbiamo rivisto tutto il tema della tariffazione della sosta cittadina con differenziazioni in più ed in meno a seconda dei luoghi e delle tipologie di vetture. Per esempio è stata data la gratuità del parcheggio alle auto elettriche e saranno apposte le strisce blu nei parcheggi accanto alle fermate delle metropolitane con gratuità per i residenti per evitare che coloro che arrivano da fuori Milano occupino spazi dei residenti che, giustamente, si arrabbiano.

Ora a settembre dovremo affrontare varie questioni: l’aumento delle tariffe ATM, l’aumento dell’addizionale, il bilancio. La situazione sul bilancio è ancora piena di indecisioni (e come Milano anche tutti gli altri Comuni sono nella stessa condizione) per la questione dell’IMU ancora irrisolta. Staremo a vedere anche se il timore di passare qualche notte in consiglio comunale è alto. Cosa che potrebbe andare bene per i pensionati. Un po’ meno per chi poi va a lavorare…

Nel parapiglia delle necessità economiche abbiamo il grosso vulnus delle scuole ed edifici vari presenti nelle proprietà comunali che necessitano di bonifiche per quanto riguarda la presenza dell’amianto che è davvero molto esteso. Scuole, case popolari, uffici del Comune hanno, in differenti gradi di presenza, composizione e consistenza, varia presenza di questo materiale tanto utile, a suo tempo, tanto dannoso ora che se ne conoscono gli effetti nefasti sulla salute. Bisogna bonificare e bisogna farlo bene, con tutti i problemi del caso (spostamento di persone, di lavoratori, di alunni, esborsi di denaro, garanzie del lavoro eseguito, etc.) che certamente danno disagi a chi utilizza le strutture in questione. Ma non abbiamo scelta. Ci sono eredità che sono arrivate a questa amministrazione e dobbiamo intervenire con le risorse disponibili. Un po’ alla volta ma si farà tutto ciò che è necessario. Così come si sistemeranno alcune strade dissestate e da troppo tempo. Mi consola che molte di quelle che ho segnalato (vedi anche per Quarto Cagnino) sono state già oggetto, o lo saranno, di interventi di riqualificazione. E mi consola anche che molti dei parcheggi previsti con il piano Albertini non si faranno in quanto ritenuti né strategici né utili per le aree per i quali si erano in origine pensati. Questa decisione va a sanare alcune situazioni che avevano sollevato questioni importanti (e per le quali mi ero speso) quali il parcheggio di Via Gavirate e quello di Via Buonarotti.   

Sulla sicurezza credo che dovremmo fare il “tagliando” al progetto del Vigile di Quartiere perché per molti milanesi pare che questo servizio sia ancora una sorta di buco nero e, quindi, sarà opportuno capire che cosa funziona e che cosa invece no…Questo è importante anche in funzione della strumentalità che il centrodestra mette in questo tema. Credo che la storia di Kabobo, quel pazzo che ha ucciso tre persone a Milano sia eloquente viste le accuse che il Sindaco, incolpevolmente, si è dovuto sorbire. C’è anche il tema nomadi che non può essere eluso e quello dell'immigrazione. Temi che andrebbero riverificati anche alla luce della realtà oggettiva e non solo in funzione della propria visione della realtà che, essendo complessa, non è certamente semplice da affrontare nel rispetto dei diritti ma, anche dei doveri nella più vera e significativa reciprocità. 

Sui giovani, sul lavoro che non c'è, sull'educazione nel senso più completo, invece, credo che di strada ce ne sia ancora molta da fare e, con le scarse risorse a disposizione temo che vi saranno delle difficoltà sempre più evidenti così come le sofferenze delle famiglie più fragili e deboli.

Per quanto riguarda l’area metropolitana se ne parla sempre molto però, al momento, le bocce sono ancora ferme in quanto non è chiara né definita, in maniera precisa, quali saranno le competenze della futura Authority che dovrà prendere il posto della Provincia avendo come punto di riferimento la città di Milano. Vedremo che cosa accadrà…Poi si valuteranno i passaggi e come gestire le varie partite comuni quali, ad esempio, trasporti, acqua, priorità, impianti, debiti, risorse, pianificazione del verde, ambiente etc. per ora le parole sono molte ma i fatti ancora un po’ pochini. Vedremo che cosa accadrà allo scadere del tempo ad ora concesso alle Provincie e poi si dovrà lavorare sodo per recuperare il tempo perduto. Al momento, purtroppo, che ne patisce le conseguenze sono le zone che vivono in uno strano limbo istituzionale non avendo, per altro, una adeguata copertura finanziaria per le relative necessità.

Un buon lavoro è stato fatto con la costruzione del Piano di Zona del welfare anche se le risorse sono davvero poche rispetto ai bisogni sempre più impellenti. Le persone che perdono il lavoro speso non riescono a pagare le bollette, gli affitti e, anche, a fare la spesa. Non possiamo nasconderci la complessità della situazione ma, al contempo, è necessario che l’ambito dei servizi sociali vengano presidiati in maniera importante e, possibilmente, incrementati. Sarà opportuna, inoltre, una adeguata visione sul tema delle tossicodipendenze vista la grande presenza di cocaina e, al contempo, nel risorgere dell’uso di eroina, inalata, fumata ma, ahimè, anche iniettata.    

Personalmente ho lavorato su vari fronti cercando di spingere all’azione laddove necessario sia nelle cose molto “grosse” (per esempio sul tema della casa o del recupero degli immobili abbandonati sui quali l’amministrazione ha preso posizione in maniera ferma o, come per la messa a disposizione di appartamenti per le persone che vengono a Milano ad assistere i propri parenti in ospedale per poco o lungo tempo che sia) o più semplici come, ad esempio, la pulizia dei rosoni posti sul pavimento della Galleria che sono lerci e pieni di mozziconi di sigarette e sporco forse trentennale. Un pessimo biglietto da visita proprio nel salotto buono di Milano. Ho lavorato molto sul tema della cultura, delle biblioteche e facendo proposte a livello artistico ma, purtroppo, ad oggi, a parte due concerti alla palazzina Liberty, non ho visto “ritornare” nessuna positiva risposta. Sul tema dei palazzi sfitti ho detto ed, inoltre, ho continuato a “sollecitare ed incalzare” l’amministrazione sul tema dell’Istituto Marchiondi e delle vecchie scuderie De Montel con, anche in questo caso, poche risposte concrete al di là delle buone intenzioni. Continuo a curare da vicino il percorso di riqualificazione e recupero della cascina Linterno sulla quale il Politecnico sta facendo un buon lavoro. Luogo nel quale, finalmente, l’associazione Amici Cascina Linterno è potuta rientra insieme ad un contratto di collaborazione con il Comune.  Altri interventi sono stati eseguiti per la salvaguardia di Loggia dei Mercanti che rappresenta il sacrario della Resistenza milanese e che, invece, spesso rappresenta un luogo da pic nic o, peggio, una latrina a cielo aperto. Vergogna da cancellare… Ho continuato, e continuo ad occuparmi della salvaguardia del parco delle cave, con la presenza fissa di presidi delle forze dell’ordine nei fine settimana e, al contempo, sensibilizzando l’amministrazione ad un migliore approccio con il verde pubblico, naturalistico e non. Ed il parco delle cave, essendo un gioiello di naturalità e fruizione pubblica va preservato. Accanto a questo tema è da sostenere la riqualificazione della cava Ongari Cerutti che andrebbe, una volta riqualificata, a chiudere le disponibilità di specchi d’acqua presenti all’interno delle aree predisposte ed assegnate per il parco delle cave. Così come vanno bonificate e preservate tutte le aree di congiunzione città – campagna che, speso, come avviene in Via Selvanesco, sono oggetto di occupazioni abusive, di roghi notturni per bruciare la plastica dei cavi di rame, abbandoni di materiali pericolosi, inquinamento del terreno, attività illecite. Una storia che deve avere la giusta fine…Sempre sul tema del verde pubblico ho lavorato, per anni, alla soluzione dell’area di Via Bentivoglio che si voleva, recentemente, trasformare in un centro sportivo, l’ennesimo! In zona. Alla fine ho “convinto” chi ne aveva potestà che quello era un progetto non opportuno e si è passati alla sistemazione di primo livello del verde per la futura fruizione pubblica come da sempre proposto. Ad oggi la questione non si è sviluppata secondo quanto avevo proposto all’assessore competente (che su questo tema non ha mai risposto a mie varie sollecitazioni al riguardo) ma meglio un’area verde che continui lo sviluppo di quanto presente che un centro sportivo attrattore di traffico. Altra questione che ha trovato soluzione era l’area abbandonata (un tempo utilizzata dal 2° reparto strade) tra via Quinto Romano e la scuola elementare di Via Anselmo da Baggio. L’area è stata acquisita dalla scuola che ne ha fatto in parte uno spazio giochi per i bambini e dall’altra ha ampliato lo spazio di manovra per i mezzi di Milano Ristorazione che portano i pasti alla refezione scolastica.

Mi sono impegnato anche sul tema delle sale gioco e, purtroppo, non siamo riusciti a discutere ed approvare, una mozione proprio su questo tema che, a Milano, sta diventando sempre più dirompente rovinando persone e famiglie ed alimentando “giri” poco puliti.
Ulteriori interventi li ho fatti sul tema della movida che deve diventare un ambito in cui gli interessi di diversi soggetti devono combaciare: giusto spazio al divertimento ma anche al rispetto delle regole. Non mi piace l’idea che ci siano locali che guadagnano “paccate” di euro ogni sera e, nel contempo, fingano di non conoscere le regole della civile convivenza così come, spesso, non le conoscono gli avventori. La libertà di divertimento è sacra ma credo che il rispetto delle regole sia ancor di più un segno di civiltà e senso di comunità. Chiudo ricordando che come vice presidente del parco sud mi occupo di varie tematiche relative alla salvaguardia dell’ambiente che ci è più prossimo e che merita di essere valorizzato. Mi rammarica, al momento, il fatto che pur avendo fatto una proposta a mio avviso importante sull’utilizzo del parco sud in Expo il Comune non mi abbia mai risposto nonostante i solleciti e che ora veda questa proposta fatta propria da privati che andranno a chiedere denari ad Expo. Questo mi dà davvero molto fastidio perché mi fa chiedere a che cosa serva il ruolo assegnatomi se poi, in fase di proposta, non si ascoltano i suggerimenti o, comunque, non vi sia un pronunciamento, anche negativo…mhà…
scopriremo magari in seguito il perché…? 

Sempre nell’ottica del servizio al parco sud ho chiesto che si chiuda in fretta la questione CERBA qualora le banche creditrici ripropongano di utilizzare parte dello spazio ad oggi definito per questo centro medico come area destinata a centro commerciale. Inoltre viste le sorti di Citylife in cui vi era la mano di Ligresti forse quei 600 mila metri quadrati di spazi agricoli è meglio che rimangano tali ed un CERBA più limitato nelle dimensioni possa essere edificato altrove…Ultima riflessione sul tema della salute: ho chiesto a più riprese di porre attenzione alle sorti dell’Ospedale San Carlo ed al comparto sanitario nella sua interezza, inclusi Pio Albergo Trivulzio e quant’altro. Perché se anche è vero che questa partita è di competenza della Regione noi dobbiamo garantire il diritto alla salute ed alla buona cura ai cittadini milanesi di oggi e di domani ed il Comune deve essere più presente in questo tema facendo, se necessario, la voce grossa. In quel mondo c’è da fare molta, molta pulizia per meglio servire i malati e le persone in difficoltà.     

Non voglio più abusare della vostra pazienza. Ci sarebbero molte altre cose da segnalare che lascio alle vostre eventuali considerazioni. Nel contempo allego la lista dei temi su cui ho lavorato. Non ci sono tutti perché qualcuno l’ho trattato solo a mezzo mail mentre nella lista sono indicati temi che ho sviluppato in forma cartacea con l’amministrazione. Ma se vi viene voglia di fare qualche domande, dare suggerimenti, fare segnalazioni, “a disposizione”…

Rosario Pantaleo

p.s.
Qualche amico mi ha detto che non farò carriera politica perché non vado mai in televisione. Vorrei dire che non ho mai avuto intenzione di fare carriera politica ma di servire la città, nei limiti delle mie capacità e possibilità. Inoltre ritengo che chi viene eletto a ruoli di responsabilità istituzionale ed amministrativa in televisione ci debba andare il meno possibile, se non mai,. Primo perché si è eletti per lavorare e non per perdere tempo in TV. Inoltre non mi pare che le sfilate dei politici in TV abbiano mai risolto un problema che sia uno e poi de “maitres a pensèr de noartri” ne abbiamo fin troppi… 

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