mercoledì 26 febbraio 2014

Cascina Linterno

Sono nato a 100 mt. dalla cascina Linterno e mi occupo di questo luogo da circa 20 anni. Anche per questo sono rimasto sorpreso dall’articolo scritto dal Dott. Morganti e pubblicato dal Corriere della Sera – Milano, in data 16 febbraio. In primis mi ha colpito il fatto che si parli di manomissione di reperti petrarcheschi dando per certi che lo siano. Forse, in mancanza di dati certi, sarebbero da considerarsi come “presunti" tali. Poi sono rimasto colpito dal prosieguo del ragionamento così certo delle sue ragioni che, però, non manca di includere, un sonoro “pare” abbassando le certezze a possibilità.

Evidente indizio, ciò, del fatto che del progetto non si ha una pur minima conoscenza se non “de relato” da parte di chi, magari, ha interesse che passino, informazioni parziali e/o non veritiere (come accaduto quando, ad esempio, si dava per imminente il crollo della cascina) per insinuare inefficienza da parte dell’Amministrazione o speculazioni di carattere politico.
Per quanto concerne invece la presenza di Francesco Petrarca è forse opportuno ricordare che non vi è, perlomeno ancora, evidenza storico-documentale, dell’effettiva presenza del poeta in questo luogo. Cosa di cui ci auguriamo ma a deciderlo devono essere gli studiosi e non i pur volonterosi appassionati di storia.   
Che i lavori possano poi finire sotto la tagliola penale trattandosi di intervento su un monumento nazionale è ben chiaro sia all’amministrazione comunale che al Politecnico di Milano. Proprio per questo tutto l’iter progettuale, ed in particolare il Progetto Esecutivo, è stato seguito ed approvato, in ossequio alla legge, dalle Soprintendenze interessate, e ciò costituisce la miglior garanzia di serietà e di competenza nel complesso campo degli interventi di consolidamento e di restauro conservativo di Monumenti vincolati come, appunto, Cascina Linterno. Porre il velo del sospetto “a prescindere” non fa un buon servizio alla libera informazione.

Il Comune ed Il Politecnico, oltre alla Fondazione Cariplo che ha creduto nella serietà di questo progetto, stanno scrupolosamente operando su questo luogo (con il consapevole, volontario, appassionato coinvolgimento degli Amici di Cascina Linterno, da sempre impegnati per la tutela ed il presidio della Cascina) per raggiungere quegli obbiettivi non ottenuti dalle precedenti amministrazioni. Tutti coloro che hanno responsabilità nei confronti del bene, conoscono le leggi e ritengo improbabile che possano pensare di operare al di là o in spregio ad esse.

Sono inoltre contento che l’ex assessore Philippe Daverio presenti, il 20 marzo, il suo nuovo libro “Guardar lontano e veder vicino”. Questo in quanto la persona è serio studioso e divulgatore ed è sempre piacevole leggerlo o ascoltarlo nelle sue trasmissioni televisive e, certamente, la segnalazione fatta gli farà solo piacere.
E sono contento che questo titolo, ed immagino il contenuto, si sposi con gli orientamenti di questa amministrazione che, presa in mano la questione Cascina Linterno, si è immediatamente attivata al riguardo lavorando sulla prossimità di EXPO per lasciare ai posteri un luogo della memoria riqualificato ed a disposizione del territorio in cui esso è inserito da sempre oltre che alla città tutta.

Per quanto riguarda l’ipotesi dello spettro castigatore credo solo nell’angelo sterminatore raccontato dalla Bibbia e presente nel libro dell’Esodo mentre ritengo che un terziario francescano, quale è stato Petrarca, abbia “freschi” e non truci pensieri nei confronti del prossimo. Per quanto concerne il tema della cessione della cascina al Comune, con relativo fondo di un milione di euro, questo altro non è stato che un passaggio dovuto in quanto stabilito nelle clausole del PII Calchi Taeggi. Ciò è avvenuto con la precedente amministrazione Moratti. La nomina dell’Ing. De Albertis a Presidente della Triennale è avvenuta con l’amministrazione Pisapia. Dove stia il nesso di consequenzialità non è noto…In ogni caso mettere in relazione questi due eventi credo che, oltre che non corretto dal punto di vista temporale e degli argomenti, sia un pessimo servizio alla verità delle cose.
Ricordo, inoltre, che nel 2005 il Consiglio Comunale votò un emendamento al Bilancio con il quale si rendeva disponibile un milione di euro per intervenire sulla cascina. Tale importo non è mai stato allocato dalle precedenti amministrazioni a tale scopo.

Chiudo precisando che all’Associazione Amici Cascina Linterno è stata concessa la Benemerenza civica dal Comune di Milano nel dicembre 2003, il Panettone d’Oro in ben due occasioni e domenica 16 Febbraio è stato conferito al suo presidente, ed all’Associazione, la prestigiosa Targa di Riconoscenza da parte del Consiglio di zona 7 in quanto da 20 anni, come recita la motivazione, “continua a sviluppare una delle eccellenze della città….”. Delle “piccole rivendicazioni private”, come invece scritto nell’articolo, non ne ho diretta. Se però fossero esistenti sarebbe opportuno renderle note in maniera chiara e inoppugnabile. 

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