Da tempo si parla di costruire un
nuovo stadio per l’Inter e per il Milan. Ogni tanto appare una nuova ipotetica
sede che, poi, lentamente, scompare dalle pagine dei giornali. Questa volta,
però, il rischio paventato da un articolo de “La Repubblica” potrebbe avere le
gambe per proseguire nel suo cammino. Già, perchè l’area indicata è lì, quasi
bella e pronta. Senza necessità di abbattere alcunché e senza necessità,
probabilmente, di eseguire bonifiche particolari. Quest’area è ben nota, da
sempre, ai residenti della nostra zona ed un tempo qualcuno si soffermava ad
osservare le esercitazioni che lì si eseguivano. L’area è quella della piazza
d’Armi di Via delle Forze Armate. Un’area ormai dismessa da tempo per le
attività di natura “bellica” e che attende di essere reimpiegata a favore della
città.
E’ opportuno ricordare, comunque, che quest’area è ancora di proprietà
del Demanio Militare e, quindi, del Ministero della Difesa ed ogni
articolazione di possibile utilizzo è legato al reale passaggio della proprietà
ad altro soggetto, privato o pubblico che sia. Su questo grande spazio, di
circa 400.000 metri quadrati, vi era stata l’ipotesi di insediare la Città
della Salute che si sarebbe ben integrata in un polo di natura sanitaria vista
la vicinanza con l’Ospedale San Carlo Borromeo e la distanza certo non abissale
con l’Ospedale San Paolo in Barona.
Purtroppo, invece, questa ipotesi non venne
presa in considerazione ed il progetto di questo grande polo sanitario si è
infine stato stabilito che venga edificato a Sesto San Giovanni, in uno spazio
altamente inquinato e da bonificare (con relativi costi) lasciando, inoltre, un
po’ di amaro in bocca per la contraddizione in termini considerando che la
Città della Salute di Milano venga edificata a in altra città…Tralasciando
questa “stranezza” e restando sul territorio interessato ci chiediamo se una
ipotesi di tale importanza ed “ingombro” abbia senso. Attualmente l’area dello
Stadio Meazza vive una situazione di grande difficoltà dal punto di vista della
gestione del traffico e dell’affollamento anche fino ad ore notturne quando le
partite vengono giocate in orario serale. Lo stesso dicasi per le serata dei
concerti estivi che, pur nella loro gradevolezza, oggettivamente creano delle
criticità all’area interessata. L’idea, quindi, di insediare uno stadio nuovo
nell’area della Piazza d’Armi, adiacente, tra l’altro, al più importante asse
viario verso e dal quartiere di Baggio, è incoerente con la volontà di
salvaguardare spazi verdi all’interno della città. Pensare di creare un luogo
in cui creare un doppione del Meazza nella stessa zona è davvero poco attento
alle necessità dei cittadini del quartiere. Immaginare lo stadio Meazza e
l’ipotetico nuovo stadio separato da una realtà ospedaliera come il San Carlo
Borromeo è come pensare ad una reale devastazione del territorio di fronte alla
quale tutte le polemiche sulle vie d’acqua appaiono come una simpatica
dialettica tra pensieri differenti.
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