venerdì 8 agosto 2014

Resoconto lavoro istituzionale 2013 - 2014


Resoconto 2013-2014 : alcuni accenni al lavoro svolto in ambito istituzionale
E’ trascorso un altro anno. Un anno difficile, un anno dove si è mostrata la crisi economica in tutte le sue sfaccettature, ovviamente negative perchè tutte le varie ipotesi di ripresa economica si spengono di fronte alla realtà delle cose. Alla vigilia di Natale del 2013 abbiamo votato l’assestamento di bilancio. Un bilancio che ci ha fatto soffrire, non solo per quanto concerne le notti passate in aula bensì dal fatto che le risorse erano e sono poche e queste devono essere indirizzate nel migliore dei modi. Inoltre non è secondario ricordare che, lo scorso anno, siamo arrivati a votare il bilancio solo a novembre in quanto le delibere inerenti gli introiti sono state soggette alle decisioni del Governo che si sono protratte nel tempo (quanto si paga, quando si paga l’IMU e così via).
Sono state sedute molto tese ma, soprattutto, preoccupanti in quanto la città aveva ed ha assoluta necessità di interventi in favore della città. Una città che si sta aprendo sempre di più ad Expo con tutti i problemi che, come noto, hanno contraddistinto le situazioni del management della società. Fatte queste premesse proverò ad indicare alcune problematiche e/o questioni che mi hanno visto coinvolto nell’ambito istituzionale.
Innanzitutto vorrei segnalare che Expo è un’occasione importante, un’occasione che dovrebbe dare alla città un lustro di livello mondiale e che dovrebbe aiutare la riflessione sulla sostenibilità alimentare, quindisullo stile dell’alimentazione e sulle modalità e gli interventi che possano essere elemento di salvezza del pianeta nella sua integrità. Su questo argomento ho sollecitato più volte la società Expo sia sul tema dello svolgimento delle opere che, in particolare, sul tema delle vie d’acqua. Un argomento, questo, che mi ha impegnato con particolare attenzione in quanto il percorso, nel progetto, attraverserebbe anche parchi di cintura dell’Ovest. Vi sono state polemiche e levate di scudi sul tema che, a mio avviso, non è stato colto nella sua più ampia e reale dimensione ridotto, all’inizio, ad una sorta di fissazione di ambientalisti o antagonisti No canal (e  no TAV, che pure se marginalmente hanno fatto la loro comparsa sull’argomento). Credo, però, che su questo argomento sia completamente mancata la capacità di analisi partendo dall’opera e non, invece, dalla necessità di studiare e ragionare sull’ambito idraulico della città, della Provincia, della Regione. Un intervento calato dall’alto senza spiegazioni non poteva che portare ad una situazione di conflitto e, infatti, così è stato. Da parte mia ho cercato di interloquire con Expo cercando di far capire loro le ragioni dei sostenitori del no e con coloro che avevano opinioni difformi sul percorso e/o sull’opera in toto, per comprendere meglio quali i punti critici ravvisati di un progetto di cui non se ne è capita fino in fondo la ratio. Al momento, come sappiamo, il progetto è fermo ma la società Maltauro, non inquisita per questo progetto, probabilmente continua ad incassare per la cantierizzazione che, al momento, non è stata sospesa. Per quanto riguarda Expo, inoltre, ho chiesto che si intervenga su tutti i cartelli che richiamano luoghi ed edifici storici affinché questi vengano segnalati in maniera appropriata e, quindi, sostituendo tutti quelli danneggiati con altri di qualità migliore e, possibilmente, duraturi.
Rispetto al tema dei parchi posso dire di avere lavorato per il buon mantenimento del Parco delle Cave, in particolare cercando di mantenere sempre attenta la Giunta su questo argomento. A questo riguardo oltre che tallonare gli assessori competenti a ricordare quanto questo parco sia importante per il quartiere di Baggio e per la città intera,il sabato e la domenica è stato ripreso il servizio di controllo del parco con postazioni fisse e mobili di Polizia Locale, Polizia di Stato e/o Carabinieri. Al momento la situazione è sotto monitorata ma, ovviamente, non è si può abbassare la guardia in quanto, come avviene in altri parchi cittadini, quando non si è presenti con le forze dell’ordine il caos prende il sopravvento.
Unitamente a questa attenzione si è ritenuto opportuno prendere in considerazione la riqualificazione della cava Ongari Cerutti che, da anni, è preclusa al pubblico. Questo significa che questa area è divenuta terra di nessuno ed, anche, luogo di degrado con presenze equivoche, sporcizia, spazzatura e quant’altro. Per rimettere in sesto quest’area si è pensato di affidare ad Italia Nostra-CFU il progetto di riqualificazione di questo territorio e per tre anni farà opera progressiva di pulizia, controllo, sistemazione e messa in sicurezza propedeutiche ai successivi progetti di riqualificazione e fruizione. Una volta riqualificata l’area sarà fruibile ai cittadini affinchè possa assorbire molte delle presenze che affollano il Parco delle cave da altri ingressi. Le risorse disponibili sono poche ma l’importante era ripartire per sistemare il possibile e dare un segnale forte per la ripresa di questo territorio all’uso pubblico. 
Per quanto riguarda il tema della Scuola San Giusto si è creato un percorso condiviso con gli insegnanti e con i genitori della scuola al fine di rendere possibile il passaggio della scuola stessa allo Stato. Questo al fine di non perdere l’esperienza della scuola alla luce dell’impossibilità dell’Amministrazione comunale di gestirla dal punto di vista economico. Questo è un tema davvero molto delicato in quanto la questione è stata molto sentita proprio perchè questa della scuola San Giusto è una realtà che ha fatto sentire il suo peso educativo all’interno della realtà della zona di riferimento. Ho seguito e continuerò a seguire questo tema fino a quando non verrà data soluzione, a beneficio di tutti, a questa situazione. 
Per quanto riguarda la zona di Muggiano sono finalmente riuscito a ottenere di fare arrivare il gas presso la cascina Guasconcina. Era già stato fatto medesimo intervento per la cascina Guascona e, nonostante le mille difficoltà, siamo arrivati alla fine del percorso. Ora è importante riuscire, dopo tanti anni di tentativi, ad ampliare la via Guascona al fine di poter fare arrivare, in sicurezza, i cittadini fino alla cava dei cigni di Muggiano. Rimane immutato il tema della sicurezza nella zona di Muggiano dove insistono due campi nomadi: uno autorizzato ed un altro totalmente abusivo. Senza generalizzare, queste realtà sono state (e sono) ritenute causa di vari problemi legati alla sicurezza. Una volta di più questo argomento deve essere affrontato con attenzione e con rigore per evitare che le situazioni di degrado si incrementino a detrimento della sicurezza di un’area straordinaria dal punto di vista ambientale (interamente in Parco Sud).  
  
Per la Loggia dei Mercanti ho più volte chiesto attenzione alla Polizia Locale affinchè tenga sotto controllo e tutela questo luogo storico e, soprattutto, legato alla memoria della Resistenza. Troppe volte, infatti, questo sacrario è stato declassato ad orinatoio mancando di rispetto alla memoria dei caduti per la libertà contro il nazifascismo. I problemi si sono ridotti ma non eliminati e per questo non si può abbassare la guardia.  
Un altro grande temache è stato affrontato è quello del CPI (Certificato di Prevenzione Incendi) che è previsto per una serie di immobili comunali quali scuole, centri sportivi, uffici comunali etc. Il costo per questo intervento è di circa 100 milioni di euro che verranno distribuiti in più mandati. Una cifra enorme per rendere possibile mettere in sicurezza, con interventi importanti, gli edifici pubblici e per tutti coloro che li frequentano come fruitori e come lavoratori.       
Per l’iniziativa di Book City ho fatto presente che sarebbe importante inserire le decine di piccole case editrici e librerie in un data base che contempli questi referenti. Credo sia un atto dovuto in favore ed in sostegno a tutti coloro che lavorano in favore della cultura. Per rimanere sul tema della cultura mi sono impegnato per fare proposte che coinvolgano varie biblioteche cittadine a lavorare su varie tematiche nonché a sensibilizzare l’Amministrazione per migliorare la proposta della biblioteca di Baggio. Sempre in biblioteca, ma non solo, ho operato attività legate alla musica per rendere sempre più aggregante questo luogo di cultura.  Ho cercato anche di creare un collegamento tra varie Web Radio e l’Amministrazione. Abbiamo avuto anche parecchi incontri con gli operatori ma, alla fine, purtroppo, senza esito e quanto avevo progettato non si è potuto mettere in campo. Mi è spiaciuto molto…rifarò la proposta quando diventerò Sindaco..
Nel corso della malattia del grande Enzo Jannacci avevo chiesto di pensare ad una serie di eventi in omaggio alla figura del grande artista milanese. Purtroppo questo non si è avverato in tempi utili per dare il giusto riguardo a suo genio artistico ma, alla fine, il Comune ha ritenuto opportuno dedicare, comunque, dei momenti di attenzione alla sua memoria. Una bella serata al teatro Carcano con la presenza, tra gli altri, di Dario Fo; un pomeriggio di musica presso il dormitorio di Viale Ortles, intitolato proprio ad Enzo Jannacci; varie iniziative nella città; un concerto di Paolo Jannacci con l’orchestra Verdi, al Teatro Dal Verme, a suggellare il passaggio artistico e generazionale tra padre e figlio con la presenza di vari ospiti amici e colleghi del grande Enzo. Una serata davvero bella ed entusiasmante.    
 
L’Amministrazione comunale ha operato in maniera intelligente e redditizia sulla Galleria Vittorio Emanuele riuscendo ad affittare gli spazi ad importanti marchi di moda che oltre che pagare alti canoni, dare lustro alla Galleria stessa, si sono impegnati per la completa pulizia delle pareti della Galleria riportando alla luce il suo colore originario e sistemando i mosaici. Nel contempo ho segnalato la necessità di pulire, con continuità, i rosoni in vetro ed ottone della pavimentazione sempre colmi di sporco e di mozziconi di sigarette. Dopo tanto spingere alla fine il risultato è stato ottenuto. 
Per quanto riguarda le attività artistiche ho fatto molte proposte all’amministrazione comunale tra le quali la possibilità di utilizzare la Sala Alessi per iniziative musicali che siano altre rispetto a quelle di musica classica generalmente eseguite. Inoltre ho proposto l’iniziativa del busker festival (festival di musicisti di strada) e quella di stimolare il Comune affinchè possa operare, come avviene anche in Puglia, con l’iniziativa che ho denominato Lombardia Sound, al fine di fare diventare la Regione Lombardia un polo fondamentale per la musica sia come fruizione che per renderla strumento di creazione di lavoro per coloro che sono impegnati in questo settore.  
Nell’area milanese vi sono molte aree degradate, in particolare in quelle poste nel Parco Sud. In particolare ne ho individuate alcune molto degradate e quella maggiormente posta in una situazione di degrado è l’area di Via Selvanesco. Ci siamo impegnati a fare un monitoraggio su quest’area fino alla completa liberazione di alcuni campi nomadi ed alla bonifica dell’area degradata con costi a carico delle proprietà che non hanno custodito le proprie aree in maniera corretta. In questi luoghi si è provocata una emergenza ambientale a carico dei residenti che hanno dovuto subire una serie di attacchi inquinanti a causa dei cavi elettrici rubati e bruciati per liberare il rame degli stessi. Al momento,la situazione è sotto controllo ma il lavoro non è finito e bisogna proseguire negli interventi nelle altre aree inquinate ed occupate abusivamente.  
Per la Cascina Linterno il Comune ha finalmente fatto partire il bando per la sua riqualificazione e l’appalto è stato assegnato a giugno. Al momento vi è un fermo lavori a causa di un ricorso al TAR da parte del secondo classificato. E’ comunque stato un importante risultato in quanto dopo vent’anni di lavoro la cascina ha ricevuto quel grande impulso che mancava, nonostante le intenzioni. Il lavoro del Vicesindaco e del Politecnico su questo tema è stato davvero straordinario ed ha reso possibile rendere concreta la visione di un sogno da tempo perseguita. Dopo questo intervento di riqualificazione sarà opportuna una progettazione dell’utilizzo degli spazi che si devono affidare a realtà che vivono nel contesto della zona di appartenenza affinchè le funzioni da prevedere siano coerenti con il contesto di riferimento. Altro grande intervento è stata la progettazione ed inizio dei lavori per la realizzazione del parcoTicinello. Un parco importante peril contesto agricolo della zona in cui questo è inserito, nel sud Milano, al fine di concretizzare, anche in questo ambito, una speranza che viveva da molto tempo tra le realtà associative ed ambientali del territorio di riferimento.    
       
Quella delle sale giochi è una piaga che si sta sempre più impadronendo della mente delle persone. La ludopatia, come noto, è stata riconosciuta come una vera e propria patologia che necessita di interventi radicali per il recupero delle persone alla vita reale, superando l’ambito di dipendenza acquisito. Dato che negli ultimi anni le stesse sono aumentate in maniera smisurata, all’inizio del mandato avevo presentato una mozione per sensibilizzare l’amministrazione al tema. La questione è poi esplosa in maniera esponenziale con l’apertura di molte sale gioco. Per contrastare questo deleterio fenomeno, quindi, si è lavorato per inserire nel regolamento edilizio una serie di norme che rendessero quanto più difficile la possibilità di installare macchinette VLT nei bar e negli esercizi commerciali, nonchéche impedisse la creazione di nuovi luoghi di gioco. Unitamente a questo intervento, il Consiglio Comunale ha approvato una mozione (di cui sono tra i primi firmatari) per rendere possibili interventi di educazione al fine di non contrarre il vizio del gioco nonché per rendere sempre più difficile l’apertura di nuove sale gioco.     
Abbiamo due grandi ferite nella “mia” zona che si chiamano Istituto Marchiondi e scuderie De Montel.  Sono due luoghi differenti tra loro ma, insieme, importanti per la loro storia, per l’attuale situazione, per il loro futuro (?). L’Istituto Marchiondi era una scuola nella quale erano ospitati ragazzi caratteriali. Il genio architettonico di Vittoriano Viganò la concepì in maniera innovativa, senza mura di cinta, con l’idea che gli ospiti tali dovevano essere considerati e non sorta di detenuti in un luogo che, certamente, non voleva essere collegio di correzione, come si diceva un tempo.  Nel tempo il luogo si è svuotato della sua funzione e la struttura è stata ceduta al Comune (A.D. 1985…), che non l’ha saputa valorizzare nelle sue varie amministrazioni. Un’idea era giunta quasi a termine, però: quella di rendere questo luogo (10.000 mq. di superficie e 12.000 mq. di verde) una sorta di campus per il Politecnico con adiacenti funzioni di socialità. Il costo dell’operazione, inizialmente indicato in 18 milioni di euro è poi balzato a circa 25 milioni facendo sì che il Politecnico lasciasse il campo e, quindi, abortendo il progetto. Anni di lavoro (ed un finanziamento governativo) bruciati dal fatto che questo luogo per troppi anni è stato occupato abusivamente da centinaia di disperati che lo hanno completamente deteriorato tanto da dovere investire cifre oggi improponibili ed introvabili per una sua riqualificazione. Per quanto riguarda le scuderie De Montel, invece, il previsto impianto termale si è arenato in quanto l’operatore non è riuscito a reperire i fondi necessari facendo sì che il Comune ritornasse in possesso dell’immobile, con richiesta di incassare la garanzia di 1 milione di euro e, nel contempo, purtroppo, rendendo evidente il continuo sfacelo di questo bell’esempio di architettura Liberty.                
Abbiamo un grande impegno davanti a noi e questo si chiama Piazza d’armi di Baggio. Quest’area, che un tempo era usata per le esercitazioni delle Forze Armate da anni non è più utilizzata e ci si aspetta che il Demanio Militare decida che cosa farne. In tempi di maggiore ricchezza su quelle aree sarebbe partita immediatamente una lottizzazione edilizia. Ora i tempi sono cambiati e gli investitori del mattone fanno fatica a portare a compimento interventi anche di media natura. Quell’area, a mio avviso, sarebbe stata perfetta per l’edificazione della città della salute che, invece, ha prevalso l’opzioneSesto San Giovanni. L’area in questione, di circa 750 mila mq., è uno spazio sul quale sarà necessario che l’Amministrazione comunale ponga serie riflessioni per cercare di declinare al meglio un percorso per decidere, insieme ai cittadini, quale sarà il futuro di quest’area. L’importante è non perdere mai di vista il rapporto con il Demanio Militare affinchè si possa coordinarsi con questa Istituzione per evitare di creare mostri urbanistici all’interno di un’area già impegnata da importati realtà urbanistiche.       
Un capitolo particolare del mio lavoro istituzionale l’ho dedicato alla richiesta di intitolazioni di vie, piazza, giardini a persone che, a mio avviso, hanno rappresentato la città nel mondo della cultura, arte, sport, sociale, politica. Voglio ricordare le richieste di intitolazione a Eugenio Curiel, Roberto Leydi, Beppe Viola, Helenio Herrera, Nereo Rocco ed altri. Personaggi differenti che hanno dato lustro alla città con il loro lavoro, con il sacrificio della vita, con la loro competenza, con la loro veggenza, con la gioia donata ai tifosi. Ad oggi, purtroppo, nonostante i molti attestati di interesse…non è accaduto nulla. Ma vicino alla mai abitazione hanno aperto un Via Prato…Però…Ma non desistiamo, prima o poi…   
La città corre e corre ma, alla fine, si ritrova…nei cimiteri cittadini…E’ questo un ambito molto delicato nel quale spesso sorgono condizioni di conflitto. Negli scorsi anni sono riuscito a ottenere di sistemare il cimitero di Baggio ed a riqualificare l’esterno di quello di Muggiano. Ma la situazione complessiva è difficile in quanto necessitano importanti investimenti economici e razionalizzazione del servizio per recuperare importanti somme (il servizio è in rosso di circa 8 milioni di euro) ed acquistare un nuovo forno di cremazione dal costo di un milione di euro. E’ anche necessario considerare di fare investimenti nel settore del personale che deve essere incrementato, in particolare, nel settore delle estumulazioni. Una situazione difficile che irrita le rappresentanze sindacali che, a volte, ritengono di non essere adeguatamente prese in considerazione. Su questo tema abbiamo fatto varie commissioni dall’esito spesso contraddittorio. Ma dobbiamo continuare a lavorare per trovare il giusto equilibrio tra necessità di coloro che soffrono un lutto, i lavoratori, l’amministrazione. Esercizio non facile ma indispensabile…
Importantissimo elemento di riflessione, in questi anni, è stato il tema del Parco Sud. Un tema che riveste una grande importanza per la vita della Città metropolitana prossima futura. Il Parco Sud è un polmone verde ed agricolo di una ricchezza immensa e, spesso, misconosciuta. Colture, acque, cascine, reperti storici, abbazie, lavoro umano ed ingegno…tante componenti concorrono a rendere questo ambito territoriale un’area vasta che deve essere scoperta e resa fruibile a tutti i cittadini. Anche per questo motivo avevo chiesto di inserire questo territorio all’interno del grande progetto di Expo. Purtroppo la mia proposta non ha avuto riscontro. Il Parco Sud deve diventare un elemento di traino per tutto il verde in città, sull’agricoltura periurbana come elemento di sostentamento della città, come luogo reale della filiera corta dell’agricoltura. Ma con la chiusura della Provincia è necessario che il Parco non finisca nel calderone dei parchi regionali perché la sua è una vocazione unica ed insostituibile. Il Parco Sud non è un luogo della fruizione del tempo libero (anche) ma, soprattutto, il luogo in cui matura la ricostruzione di un tessuto ambientale che si trasforma in attenzione alla terra, alle radici culturali, all’economia che cerca nuovi sbocchi lavorativi. Per ultimo sarà necessaria una battaglia profonda per rendere al Parco Sud quelle risorse indispensabili alla sua esistenza. I due milioni odierni, quindi, dovranno trasformarsi in almeno 10 altrimenti il rischio è di mantenere in vita una realtà che, però, non avrebbe possibilità di operare per il meglio ed, inoltre, le risorse non dovranno essere solo di natura economica ma, anche, professionali per fare sì che il Parco cresca e che possa diventare luogo trainante di un nuovo modo di vedere la cultura dell’ambiente. A questo proposito ho predisposto un documento, che allego, nel quale sono riportate le mie considerazioni rispetto al futuro del Parco Sud. Sempre ricordando il parco Sud non è da dimenticare il tema del CERBA, ridimensionato nelle sue volumetrie, che abbiamo cercato di governare dopo il fallimento di Ligresti. La situazione è oggi interlocutoria e si attendono i riscontri dagli operatori e dalle banche per capire se è possibile proseguire in questo importante progetto che, comunque, non deve andare a detrimento della realtà del Parco Sud.       
Nel corso delle varie attività sono intervenuto su varie aree della città, richiamando la necessità di operare per una riqualificazione e/o sistemazione dei problemi in corso e, tra le varie, segnalo la riqualificazione delle case di Via San Bernardo, a Chiaravalle; la messa in opera dell’illuminazione nella piazzetta detta “del Murunasc”, a Baggio; della sistemazione e riqualificazione della cartellonistica degli immobili storici della città; della riqualificazione del centro sociale di Via Lamennais, a Quarto Cagnino; della segnalazione di alloggi sfitti e pronti da essere consegnati a chi ne ha necessità, della sistemazione di Piazza San Fedele e di Via Pienza, della sistemazione di Via Silva; della riqualificazione del manto stradale di Via Campari e tante altre situazioni di varia natura. Alcune andate a buon fine con soluzione del problema altre in itinere con la speranza di arrivare ad una soluzione positiva. 
Un altro grande tema di cui mi sono occupato è quello dell’abitare a Milano con tutto quanto ne consegue in termini di situazioni del buon vivere da cittadini. Innanzitutto abbiamo situazioni in cui le abitazioni sono degradate e non sono stati fatti interventi di riqualificazione adeguata. I cinque contratti di quartiere, che dovevano dare una scossa positiva laddove in essere, non sono riusciti a raggiungere gli obiettivi prefissi ed, addirittura, non sono ancora terminati. Sono aumentate le morosità, gli sfitti non assegnati, le occupazioni abusive. Il tutto a causa di una pessima gestione da parte di ALER che non è riuscita ad ottemperare ai suoi compiti di gestione e di proprietà creando una serie infinita di problemi ai residenti delle abitazioni pubbliche e peggiorando la qualità dell’abitare in città. Per le occupazioni abusive ci sono dei racket che operano in città ma, anche, vi è la disattenzione del gestore che dovrebbe vegliare, in particolare quando riceve dettagliate informazioni in merito alle abitazioni in fase di occupazione. Su questi temi ho scritto e sollecitato a più riprese il prefetto, la dirigenza ALER, il sindaco, il presidente Maroni, gli assessori competenti, le forze dell’ordine. Ho continuato ad intervenire laddove necessario e laddove richiesto sollecitando interventi di riqualificazione, edile, impiantistica, umana…e chiedendo anche al prefetto la requisizione di tutti gli alloggi sfitti affinché possano essere messi subito a disposizione degli aventi diritto sotto la sua autorità. Ho anche chiesto di ridurre gli affitti a coloro che affittano negozi e che dimostrino di non essere nelle condizioni di poter corrispondere in maniera adeguata gli affitti dovuti. Ho inoltre chiesto di costituire una sorta di società di scopo che gestisca un numero di residenze pubbliche, vicine agli ospedali cittadini, per metterle a disposizione, a reddito, dei parenti di coloro che vengono in città per cure mediche e ricoveri che necessitino di vari giorni di ricovero. Sempre rispetto agli spazi pubblici ho chiesto che si provveda ad un censimento degli spazi vuoti a piedi dei palazzi per utilizzarli, in concerto con ASL, come piccoli ambulatori di quartiere per monitoraggio della salute degli anziani evitando loro viaggi per andare a fare i controlli negli ospedali. 
Sul tema moschee (o luoghi di culto in genere) credo che abbiate presente tutti la situazione. Il Comune, come da PGT, ha assegnato delle aree per la costruzione di luoghi di culto extra cattolici, con costi a carico di coloro che vorranno fare gli interventi di costruzione delle strutture. Pertanto le varie religioni interessate devono valutare quanto messo a disposizione e decidere il da farsi. Della costruzione di una moschea si parla da anni e, spesso, in maniera strumentale. Il numero dei residenti di religione musulmana è certamente aumentato e la richiesta di un luogo di culto adeguato è sotto gli occhi di tuti. Il problema è che le comunità musulmane sono molte e divise (pensiamo solo alle differenze tra sciti e sunniti) e quindi, per loro è difficile trovare un punto di accordo. Ci auguriamo che lo facciano in fretta e si impegnino seriamente per potare a compimento questa legittima aspirazione che, però, non può essere di competenza né a carico del Comune.     
Andrà a breve in discussione nuovamente il Regolamento Edilizio per la sua approvazione, dopo l’adozione avvenuta in primavera. E’ un tema molto importante che discende dal PGT e dal lavoro di ricucitura della città fatto con quel documento programmatorio. Ora è la volta di chiudere il regolamento al fine di dare attuazione concreta a quanto indicato nel PGT per quanto concerne la parte operativa. In un momento di crisi come questa, dal punto di vista edilizio, sembrerebbe quasi inutile porre in essere questo regolamento, invece proprio ora è importante operare per avere chiarezza sui criteri, sulle regole, sulle modalità di uso della città per poter operare, in seguito, in maniera opportuna e senza possibilità di creare situazioni di conflitti e di confusione evitando, quindi, di mettere in crisi gli operatori oppure di essere messi in crisi da quegli operatori che sguazzano nel torbido delle regole poco chiare oppure create ad arte non certamente per il bene comune. Un'altra sfida da affrontare e, dopo lo studio delle osservazioni, da superare.
Altri temi su cui si è operato sono stati quelli della bonifica delle scuole dall’amianto. Un lavoro lasciatoci in eredità dalla precedente amministrazione che ci vede operare su oltre 20 scuole in termini di bonifiche importanti e di abbattimenti di scuole in quanto le opere di bonifica sarebbero troppo onerose. Si tratta di scuole costruite negli anni ’60 e che avrebbero dovuto essere abbattute e ricostruite da anni ma non essendo stato fatto nulla di ciò questa amministrazione ha reso prioritario l’intervento. Si tratta di un intervento epocale sia per l’entità del lavoro che per i costi (circa 200 milioni di euro) che, in questo momento, sono importanti da valutare. Ma questo è un lavoro inderogabile ed andrà eseguito. Altro impegno importante è quello della ristrutturazione del Teatro Lirico che, alla fine dei lavori, dovrebbe costare intorno ai 16 milioni di euro. E’ un’opera che la città attendeva da decenni perché vedere il secondo teatro più importante di Milano nello stato in cui era ridotto, faceva pena. Un’opera da mettere in campo ed è stata programmata. Ora speriamo in bene nel mantenimento dei tempi e nel contenimento dei costi. Vigileremo…
Dei problemi di SEA immagino saprete tutto. Speriamo che si riesca ad evitare il fallimento della società ed il licenziamento dei dipendenti a causa della multa che l’Europa vuole appiopparci per gli aiuti non dovuti fatte dalle precedenti amministrazioni di centrodestra. Resta in me l’amarezza che se mi avessero ascoltato al tempo della vendita del 30% della società avessimo venduto tutto, ora avremmo 700 milioni di euro in più ed un enorme problema in meno…Evidentemente non sono stato particolarmente convincente nelle mie argomentazioni. 
Per il “mio” quartiere, Baggio, ho cercato di mantenere alta l’attenzione sui temi della sicurezza, occupazioni abusive e sgomberi, lavori stradali, coesione sociale ed animazione, cultura, gestione operosa e custodia del Parco delle Cave e tante altre attività, tutte documentate, per rendere migliore, laddove possibile, il buon abitare e la buona coesione tra i cittadini e tra questi e le Istituzioni. Sempre per rimanere nella zona di riferimento segnalo l’intervento per incrementare gli orti urbani, per ridurre il costo dell’affitto degli stessi, per sanare i problemi sorti negli orti dei senza titolo. Un lavoro “nascosto” che, però, ha cercato di sanare una serie di problemi sorti a seguito del nuovo bando di assegnazione degli orti comunali. Altro tema in attesa di essere chiuso è quello dell’area di Via Calchi Taeggi il cui intervento residenziale è bloccato dal 2010. In precedenza il GUP aveva respinto il giudizio di rinvio iscrizione del GIP perché a suo avviso il reato di inquinamento delle acque, prospettato dall’esposto di un comitato locale, non sussisteva. Il GIP, però, ricorrendo alla procura ha ottenuto quanto richiesto. Ora, dunque, si andrà a dibattimento ed il tempo di soluzione si allunga a dismisura. Speriamo in bene…Rimanendo nell’area di Baggio rimane irrisolto il tema della riqualificazione della cosiddetta Area 7, posta nell’area retrostante la parrocchia di Sant’Anselmo. Da anni vi è un progetto di riqualificazione di quest’area ma le risorse sono sempre carenti ed ancora non si vede la possibilità di una progettazione definitiva e che dia il via alle opere. Si continuerà comunque a bussare alla porta dell’Amministrazione fino al raggiungimento, si spera, dell’obiettivo. Ho proposto inoltre, extra attività istituzionale, vari interventi di natura musicale e culturale (grazie anche al supporto di tanti musicisti che si sono offerti gratuitamente alle iniziative) ed altre ne verranno messe in campo per l’anno a venire. Tra le varie la messa in campo di una Città della pace (qualora il Sindaco e l’Amministrazione ne prendesse in considerazione l’idea).   
   
Per quanto concerne i trasporti segnalo che attendo da ATM il riscontro a due mie interrogazioni sui danni economici rappresentato da coloro che non pagano il biglietto ed, anche, per la verifica della rumorosità nelle linee metropolitane il cui effetto sonoro è spesso devastante. Ancora, come sospettavo, nessuna risposta. A breve arriveranno, per le relative prove di funzionamento, i primi nuovi convogli della metropolitana linea 1. E’ il primo gruppo dei trenta treni acquistati da ATM per il rinnovo della flotta e per farci trovare da Expo con una buona funzionalità dal punto di vista dell’operatività delle linee della metropolitana. Tra l’altro è bene ricordare che entro il prossimo anno avremo tutta la linea 5 funzionante e questo sarà un grande risultato per il trasporto pubblico cittadino. Sempre sul tema trasporti segnalo d’avere più volte sollecitato il progetto per il raggiungimento con la MM1 del nuovo insediamento di Via Parri ma la risposta dell’assessorato competente è stata…”non abbiamo risorse sufficienti…”.
Da segnalare alcuni punti critici inerenti alcune delibere che non si sono ancora concretizzate in quanto bloccate dall’aula. Si tratta delle nuove tariffe degli impianti sportivi, delle feste di via e del regolamento del commercio. Si tratta di situazioni complesse perché riguardano ambiti delicati in termini di gestione della vita della città. L’opposizione ha fatto molto ostruzionismo su questi temi, in particolare per quanto riguarda le feste di via (oggi monopolizzate da alcune famiglie e questo monopolio va abbattuto) ed il commercio laddove si interviene su orari etc. con tutto ciò che si ribalta sulla questione della movida. Per le tariffe dello sport è evidente che non si gestiscono gli spazi sportivi pubblici con le tariffe di 12 anni fa. Se non si cambia registro, in fretta, il prossimo passaggio potrebbe essere il fallimento di Milano Sport.   
Sul tema della Città metropolitana, come saprete, il percorso è avviato e a fine del mese di settembre vi saranno le elezioni del Consiglio metropolitano che verrà eletto tra consiglieri e sindaci dei comuni che ve ne faranno parte. Questo Consiglio resterà in carica fino alla scadenza della consigliatura di Milano e dovrà operare per la predisposizione dello Statuto della Città Metropolitana. Per quanto mi riguarda ho redatto un documento che illustra le mie idee in merito a questa nuova realtà istituzionale che allego per opportuna conoscenza. Per il tema del decentramento si sta operando per la concreta cessione di deleghe alle future, speriamo municipalità. E’ un percorso di non facile attuazione ma ci si augura di riuscire a portarlo a compimento entro la consigliatura utilizzando anche l’architettura della città metropolitana. Molte sono certamente le aspettative che dalle zone ci si attende vengano esaudite ma bisogna essere consapevoli che il percorso non sarà facile che le zone dovranno essere “rivisitate” nella modifica di qualche confine ed, anche, nel numero dei consiglieri. Comunque il lavoro è in corso e ci auguriamo di giungere ad un buon finale…
Qualche considerazione finale. Nelle ultime settimane il tema Seveso ha, è il caso di dire, “inondato” le pagine dei giornali. E’ bene confermare che i danni sono sotto gli occhi di tutti ma, insieme, ricordare che il centrodestra ha governato Milano per quasi vent’anni, con maggiori risorse, ma che non ha mai messo mano alla soluzione del problema. Questo è opportuno ricordarlo a tutti coloro che, oggi, sparano sulla nostra Amministrazione. Ora, dietro anche pressanti richieste del Sindaco, il Governo ha compreso la gravità del problema e sosterrà parte della spesa che, da quanto sappiamo, si aggira sui 110 milioni di euro. Ma l’intervento è da farsi, senza se e senza ma. Abbiamo il tema degli spazi pubblici in disuso di cui la questione del Leoncavallo è quella che ha maggiore risonanza sulla stampa. Il tema è relativo a quegli spazi pubblici che non vengono utilizzati e che, invece, potrebbero essere riqualificati per assegnazione a realtà associative che siano in grado di interpretare i nuovi tempi, le nuove tensioni sociali oggi presenti nella città. Macao, Zam, etc. ne sono un esempio. Ovviamente, però, è necessario coniugare il giusto rapporto tra esperienze, bisogni, legalità, correttezza nell’operare. La delibera per la permuta di stabili tra il Comune e la famiglia Cabassi può essere un elemento importante per cominciare una nuova modalità di rapporti tra realtà istituzionali e realtà informali che, se fondati sul rispetto delle regole, potrebbero essere elementi preziosi nell’ambito della scoperta di nuove modalità di fare cultura in città. Bisogna rimettersi ad occuparsi, con attenzione, di Sogemi in quanto trattasi di un settore molto delicato sia dal punto di vista commerciale che dell’illegalità. Molto presente in precedenza e decisamente ridimensionata oggi. Ma il tema è sempre caldo ed è necessario riprenderlo quanto prima. Molto bisogna fare nel campo della Multiculturalità e per rendere efficace l’integrazione nella città delle realtà straniere. E’ una sfida importante e vitale ma, nel contempo, deve essere seria ed onesta evidenziando anche i cattivi comportamenti da parte di molti ospiti della città. Mi riferisco agli occupanti abusivi, agli spacciatori, alle gang latine, ai racket dei posti letto negli alloggi pubblici e privati, ai ricettatori, a color che fingono indigenza pur avendo attività commerciali, a chi continua ad operare in nero, a chi stampa uno scontrino fiscale ogni tot coperti, a chi non paga il biglietto ATM, a chi occupa i parchi rendendoli delle discariche…Insomma, non viviamo nel mondo del Sacro Cuore e, pertanto, è fondamentale, per il rispetto dei più deboli e della città tutta, intervenire per stroncare ogni prepotenza e per far sì che chi viene in questa città sappia che le regole si rispettano perché servono a farla crescere per il bene comune. La “lagna” dei diritti facendo finta che i doveri siano solo a carico altrui se mai c’è stata deve finire. Soprattutto in questi tempi grami.
Per ultimo una riflessione sul Consiglio. Devo dire che, tutto sommato il clima tra i colleghi anche se vi sono molti che hanno lecite ambizioni di carriera politica futura che non sempre è in accordo con la visione di molti altri consiglieri. Rimanendo alla maggioranza devo dire che su 29 consiglieri  (includo anche il Presidente Rizzo) 6 sono liberi professionisti, 9 lavoratori (alcuni hanno lavori di mezza giornata), 5 sono pensionati, 9 sono non occupati (per differenti ragioni). Questo per significare che lavorare e fare il consigliere comunale (se lo si vuole fare bene) è davvero stressante, in particolare da quando hanno cancellato la possibilità della giornata di permesso nel giorno di consiglio. Cosa di cui non avevo mai fatto uso nella precedente consigliatura ma che, in certi casi, sarebbe stata di aiuto. Comunque, a parte qualche “scazzo fisiologico”, i rapporti sono alquanto buoni. Lo stesso avviene con la Giunta anche se, ovviamente, ci sono assessori con cui si è maggiormente in sintonia ed altri un po’ meno. Ma questo, salvo mala fede, è appunto fisiologico. Per quanto concerne il Sindaco che dire: è una persona seria e leale che opera per il bene di Milano. Con i “necessari” limiti umani e politici di chiunque ma, certamente, Giuliano Pisapia non è un Sindaco che scalda il banco. E di questi tempi.…
Dimenticavo: nella prima settimana di settembre si approverà il bilancio 2014. E poi…EXPO….

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