mercoledì 11 gennaio 2017

Parco delle cave



Parco delle Cave

Il tema del Parco delle Cave è uno di quelli di cui mi occupo da almeno venti anni. Un processo lento e lungo quello della sua costruzione e consolidamento che ha visto vari attori che lo hanno progettato e costruito affinchè questo ambito ambientale potesse diventare un luogo di fruizione pubblica ben gestito e meglio custodito. Come noto il processo di ampliamento si è fermato da alcuni anni, fondamentalmente per ragioni economiche ma, anche, per la difficoltà nell’avere una visione di insieme e di futuro di questo luogo che, sempre di più, deve diventare luogo capace di essere capace di integrato. Nel corso di molti mesi, ad esempio, oltre che intervenire su alcune questioni di urgenza, ho sollecitato l’amministrazione per la riqualificazione del pontile della cava Cabassi. 

Purtroppo, le condizioni ambientali (l’acqua alta del Villoresi e l’attesa della sua chiusura invernale) hanno rimandato questo intervento di molti, troppi, mesi. Ora, finalmente, come è possibile osservare, l’intervento è in fase di ultimazione e, così, per la primavera a venire, lo stesso sarà a disposizione dei cittadini per gli opportuni usi (leciti, non come punto di lancio perla balneazione) di fruizione, in particolare per i pescatori associati alla cava Cabassi. Sempre per il Parco, inoltre, sono in corso le attività per la riqualificazione della vasca antistante il Parco, lato via Cancano, così come la rimozione e sostituzione con terreno verde, della spiaggetta che si affaccia sulla cava Cabassi. Inoltre è stata fatta opportuna richiesta, in fase di verifica da parte della polizia Locale, della messa in opera di una portale in via Cancano al fine di evitare l’ingresso di camper di nomadi che, certamente, non rappresentano un buon biglietto da visita per l’ingresso al parco visto, anche, l’uso pattumiera che viene fatto del canale che porta l’acqua dalla cava a alla vasca posta all’ingresso. 

La messa in opera del portale porterà alla necessaria installazione di un pilomat a servizio dei furgoni che portano le derrate alimentari ed altri prodotti all’adiacente negozio Carrefour. Nelle mesi scorsi ho più volte sollecitato l’assessorato competente rispetto alla ripresa dei progetti a suo tempo predisposti per l’ampliamento e la costante sistemazione del parco anche alla luce dei 5 milioni di euro a suo tempo fatti inserire nella delibera urbanistica come scomputo oneri dell’intervento del PII Calchi Taeggi che, come noto, è stato a suo tempo sospeso a causa delle vicende inerenti al presunto inquinamento dei terreni della ex cava di Geregnano. Tale sospensione, come noto, ha reso impossibile, ad oggi, l’utilizzo di questo importante importo economico anche se, recentemente, si è rimesso in moto il meccanismo urbanistico al fine di fare ripartire il processo del PII in questione liberando, così, disponibilità economiche da gestirsi sia in favore del Municipio 6 che 7. 

Nello specifico, tra l’altro, la richiesta è quella di ridare slancio e vigore al percorso di ampliamento e sistemazione del parco delle cave utilizzando risorse per interventi di valorizzazione e completamento di attività quali, ad esempio, il completamento, la messa in sicurezza e l’illuminazione delle principali dorsali di attraversamento del parco così come con messa in opera di attrezzature sul percorso del margine ovest del parco. Da quanto sopra emerge la l’attenzione da parte dell’Amministrazione delle indicazione dei suggerimenti trasmessi e trasferiti da chi è presente sul tema da molti anni ma, nel contempo, tale attenzione deve “sposarsi” ad una politica complessiva sul parco che abbia una visione a lunga scadenza, capace di  definire modelli di gestione forti e con una continuità operativa che sappia dare impulso costante allo sviluppo del parco inteso sia come ambito ambientale che dal punto di vista associativo e di fruizione pubblica non organizzata (per esempio quella dei fine settimana estivi). 

Tra l’altro in questi anni si è dato mandato alle forze dell’ordine di presidiare l’ingresso di Via Cancano e di monitorare “i movimenti” all’interno del parco nei fine settimana di bella stagione. Nel contempo si stanno affinando modalità di intervento affinchè il prossimo anno, su tutti i parchi cittadini, sia possibile avere un monitoraggio costante della situazione inerente “i cattivi frequentatori” degli stessi con attività di prevenzione e repressione di comportamenti non conformi alla tranquillità pubblica e per la salvaguardia del bene pubblico rappresentato dai tutti i parchi milanesi e da quello delle cave in particolare.

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