Del prolungamento della linea M1 fino a Baggio ne abbiamo
parlato più volte su questo mensile. Un discorso iniziato in tempi non sospetti
in quanto sostenuto da un lavoro silenzioso ma, alla fine proficuo. Infatti il
punto di svolta è stato l’essere riusciti ad inserire nel Patto per Milano
siglato dal Governo con il Comune di Milano un protocollo nel quale, tra gli
altri interventi finanziati è stato inserito l’importo di 8 milioni di euro che
ha permesso a Metropolitana Milanese di poter procedere allo sviluppo del progetto
per il prolungamento della linea metropolitana verso Baggio ed oltre. Infatti,
come già indicato in precedenti articoli, le tre fermate previste (ma su cui si
dovrà lavorare per trovare la migliore opportunità rispetto ai costi ed ai
benefici e per raccogliere il maggior numero di utenti del quartiere) sono, ad
oggi, approssimativamente posizionate all’altezza del numero 40 di via
Valsesia, nei pressi dell’Ufficio Postale di via Gozzoli; nei pressi del ponte
della tangenziale ovest (tra il Quartiere degli Olmi e la strada verso
Muggiano. Ripetiamo, questa è una indicazione di massima che dovrà essere
sviluppata dai tecnici in osservanza a criteri tecnici ed economici ed, anche,
dei bisogni dei cittadini del quartiere (ma non solo). Il progetto che è stato
iniziato è fondamentale in quanto sarà l’elemento che verrà presentato al
Ministero per i Trasporti e le Infrastrutture al fine di ricevere il placet
tecnico e finanziario all’operazione. Se tutto andrà per il verso giusto, come
ovviamente ci auspichiamo è possibile ipotizzare che le opere possano iniziare
nell’anno 2022 con l’augurio che per questa data sia terminato il percorso
della M4 affinchè MM possa concentrarsi sia sull’opera in questione che sul
prolungamento della stessa linea rossa verso Monza. Un progetto, anch’esso,
atteso da decenni. Ci sarà da attendere
ancora un po' per poter vedere la M1 arrivare fino a Baggio, ma ormai l’opera
ha preso il via con la progettazione e l’augurio è che si possa proseguire fino
al risultato finale, auspicato ed atteso, anche dalle nostre parti, da tanto
tempo…
Ma non c’è solo questa opera che vedrà protagonista il
quartiere. In via Saint Bon 6, infatti, il Comune, tramite MM provvederà alla
riqualificazione delle sue residenze grazie ad un intervento importante di
manutenzione straordinaria. L’intervento previsto, che mette in campo 4.400.000
euro, comprende opere di manutenzione straordinaria sui 12 immobili componenti
il quartiere, con 304 appartamenti, e le sue parti comuni. In linea di massima
possiamo segnalare che gli interventi riguarderanno il ripristino delle
facciate , la riqualificazione delle coperture dei palazzi, l’adeguamento delle
scale, la compartimentazione delle cantine con relativa pulizia e
riqualificazione, la riqualificazione della pavimentazione esterna, la
sistemazione delle aree comuni e delle aree verdi e delle recinzioni,
l’adeguamento degli impianti anche in funzione del ricevimento del Certificato
di Prevenzione Incendi. Oltre a quanto sopra si provvederà alla messa in opera
di un sistema di controllo con telecamere, al rifacimento delle canne fumarie e
dell’impianto del gas nel palazzo N. Sempre al palazzo N si provvederà alla
sostituzione dei serramenti in funzione della messa in opera di una nuova
coibentazione dell’edificio. Saranno riqualificate le griglie di areazione
dell’autorimessa e consolidato il percorso interno per permettere ai mezzi di
soccorso dei Vigili del Fuoco di poter entrare all’interno del cortile. Saranno,
inoltre, riqualificati tutti gli impianti del sistema elettrico esterno e
comune. Quanto indicato è, ovviamente, solo un sunto delle attività che
verranno messe in campo per riqualificare un quartiere tutto sommato non di
vecchia costruzione ma che, nel tempo, ha dimostrato di essere nella necessità
di ricevere un’adeguata attenzione per evitare che un’eccessiva attesa nella
sua riqualificazione portasse a problemi di qualità dell’abitare. Quanto si
andrà a sviluppare è un’importante opera al servizio dei cittadini residenti
che, però, soffrono di situazioni di abusivismo che dovranno essere sanate con
le dovute azioni ed attenzioni nei confronti di chi, per motivi diversi tra
loro, vivono il quartiere in condizione “anomala…”. Salvo imprevisti le opere
potrebbero iniziare entro la fine del 2018 oppure all’inizio del 2019. Sembra
lontano ma ormai…ci siamo…
Restando al tema della casa pubblica di proprietà del Comune,
non si può evitare di fare un cenno sull’intervento di demolizione della torre
C di via Tofano 5, nel quartiere di Quinto Romano. Questa torre fa parte di un
complesso di edifici sorti nella metà degli anni ’80 e di proprietà del Comune.
Questo edificio, purtroppo, è stato costruito in maniera imperfetta e
nonostante, nel tempo, siano stati eseguiti vari interventi di
riqualificazione, il risultato finale non è mai stato oggettivamente positivo
e, pertanto, dopo molte traversie per trovare i necessari fondi, si è arrivati
alla decisione di abbattere la Torre C riedificandone una nuova sempre nella
stessa sede. La nuova torre conterrà 54 appartamenti su dici piani più 4
appartamenti localizzati al piano terra. Tutti gli appartamenti avranno almeno
un balcone. Le tapparelle saranno tutte motorizzate. Tutte le strutture saranno
costruite in pilastri e travi in cemento armato per dare solidità al palazzo.
Non ci sarà presenza di gas in quanto le cucine non saranno previste per
l’utilizzo del gas ma per funzionamento ad induzione. Sulla copertura si
prevederà la presenza di un impianto termico solare e di uno di natura
fotovoltaica. Gli ascensori saranno due con fermata fino al piano interrato
dove saranno predisposte le cantine del palazzo. L’importo previsto per la
realizzazione di questo intervento è di 9.500.000 euro ed anche in questo caso
si prevede l’inizio delle opere tra la fine del 2018 e l’inizio del 2019.
Per ultimo vogliamo ricordare l’intervento, previsto per
l’anno 2019 e dell’importo di 6.500.000 euro inerente l’intervento di
manutenzione straordinaria del quartiere di via Nikolajevka 1,3,5,. Questo
nucleo abitativo, costruito nei primi anni ’60 ed abitato a partire dal 1963,
sarà soggetto ad opere di svecchiamento e rinnovamento degli impianti, del
miglioramento energetico di tutto il quartiere così come della riqualificazione
delle parti esterne. Da tempo l’attenzione dell’amministrazione è attenta a
questo quartiere che, come altri in città, necessita di interventi di
riqualificazione e ammodernamento. Ovviamente la coperta delle risorse
economiche è ridotta però questo non significa non porre attenzione a quelle
situazioni che, se ben gestite, riportano ai cittadini la fiducia nelle
istituzioni.
Sono personalmente contento per queste opportunità offerte al
territorio della zona anche in funzione del lavoro portato avanti per
raggiungere questi obbiettivi certamente non scontati ma necessari ed opportuni
per la ricaduta positiva sui cittadini di oggi (per la parte residenziale) e
per quelli di domani (per la parte relativa al percorso della metropolitana).
Una ultima segnalazione va fatta per ricordare che nel
quartiere sono in corso attività di riqualificazione di decine di alloggi
popolari sfitti (per esempio attualmente in via Bagarotti 44) all’interno del
piano dei 3267 alloggi oggi sfitti e da riqualificare entro il 2022. Così come
verranno trasformate alcune centrali di riscaldamento portando da gasolio a
metano le centrali dei quartieri di via Quinto Romano 58 e 60/2, via Bagarotti
44, via Zoia 105.
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