lunedì 12 marzo 2018

M1 a Baggio e case popolari da riqualificare



Del prolungamento della linea M1 fino a Baggio ne abbiamo parlato più volte su questo mensile. Un discorso iniziato in tempi non sospetti in quanto sostenuto da un lavoro silenzioso ma, alla fine proficuo. Infatti il punto di svolta è stato l’essere riusciti ad inserire nel Patto per Milano siglato dal Governo con il Comune di Milano un protocollo nel quale, tra gli altri interventi finanziati è stato inserito l’importo di 8 milioni di euro che ha permesso a Metropolitana Milanese di poter procedere allo sviluppo del progetto per il prolungamento della linea metropolitana verso Baggio ed oltre. Infatti, come già indicato in precedenti articoli, le tre fermate previste (ma su cui si dovrà lavorare per trovare la migliore opportunità rispetto ai costi ed ai benefici e per raccogliere il maggior numero di utenti del quartiere) sono, ad oggi, approssimativamente posizionate all’altezza del numero 40 di via Valsesia, nei pressi dell’Ufficio Postale di via Gozzoli; nei pressi del ponte della tangenziale ovest (tra il Quartiere degli Olmi e la strada verso Muggiano. Ripetiamo, questa è una indicazione di massima che dovrà essere sviluppata dai tecnici in osservanza a criteri tecnici ed economici ed, anche, dei bisogni dei cittadini del quartiere (ma non solo). Il progetto che è stato iniziato è fondamentale in quanto sarà l’elemento che verrà presentato al Ministero per i Trasporti e le Infrastrutture al fine di ricevere il placet tecnico e finanziario all’operazione. Se tutto andrà per il verso giusto, come ovviamente ci auspichiamo è possibile ipotizzare che le opere possano iniziare nell’anno 2022 con l’augurio che per questa data sia terminato il percorso della M4 affinchè MM possa concentrarsi sia sull’opera in questione che sul prolungamento della stessa linea rossa verso Monza. Un progetto, anch’esso, atteso da decenni.  Ci sarà da attendere ancora un po' per poter vedere la M1 arrivare fino a Baggio, ma ormai l’opera ha preso il via con la progettazione e l’augurio è che si possa proseguire fino al risultato finale, auspicato ed atteso, anche dalle nostre parti, da tanto tempo…

Ma non c’è solo questa opera che vedrà protagonista il quartiere. In via Saint Bon 6, infatti, il Comune, tramite MM provvederà alla riqualificazione delle sue residenze grazie ad un intervento importante di manutenzione straordinaria. L’intervento previsto, che mette in campo 4.400.000 euro, comprende opere di manutenzione straordinaria sui 12 immobili componenti il quartiere, con 304 appartamenti, e le sue parti comuni. In linea di massima possiamo segnalare che gli interventi riguarderanno il ripristino delle facciate , la riqualificazione delle coperture dei palazzi, l’adeguamento delle scale, la compartimentazione delle cantine con relativa pulizia e riqualificazione, la riqualificazione della pavimentazione esterna, la sistemazione delle aree comuni e delle aree verdi e delle recinzioni, l’adeguamento degli impianti anche in funzione del ricevimento del Certificato di Prevenzione Incendi. Oltre a quanto sopra si provvederà alla messa in opera di un sistema di controllo con telecamere, al rifacimento delle canne fumarie e dell’impianto del gas nel palazzo N. Sempre al palazzo N si provvederà alla sostituzione dei serramenti in funzione della messa in opera di una nuova coibentazione dell’edificio. Saranno riqualificate le griglie di areazione dell’autorimessa e consolidato il percorso interno per permettere ai mezzi di soccorso dei Vigili del Fuoco di poter entrare all’interno del cortile. Saranno, inoltre, riqualificati tutti gli impianti del sistema elettrico esterno e comune. Quanto indicato è, ovviamente, solo un sunto delle attività che verranno messe in campo per riqualificare un quartiere tutto sommato non di vecchia costruzione ma che, nel tempo, ha dimostrato di essere nella necessità di ricevere un’adeguata attenzione per evitare che un’eccessiva attesa nella sua riqualificazione portasse a problemi di qualità dell’abitare. Quanto si andrà a sviluppare è un’importante opera al servizio dei cittadini residenti che, però, soffrono di situazioni di abusivismo che dovranno essere sanate con le dovute azioni ed attenzioni nei confronti di chi, per motivi diversi tra loro, vivono il quartiere in condizione “anomala…”. Salvo imprevisti le opere potrebbero iniziare entro la fine del 2018 oppure all’inizio del 2019. Sembra lontano ma ormai…ci siamo…

Restando al tema della casa pubblica di proprietà del Comune, non si può evitare di fare un cenno sull’intervento di demolizione della torre C di via Tofano 5, nel quartiere di Quinto Romano. Questa torre fa parte di un complesso di edifici sorti nella metà degli anni ’80 e di proprietà del Comune. Questo edificio, purtroppo, è stato costruito in maniera imperfetta e nonostante, nel tempo, siano stati eseguiti vari interventi di riqualificazione, il risultato finale non è mai stato oggettivamente positivo e, pertanto, dopo molte traversie per trovare i necessari fondi, si è arrivati alla decisione di abbattere la Torre C riedificandone una nuova sempre nella stessa sede. La nuova torre conterrà 54 appartamenti su dici piani più 4 appartamenti localizzati al piano terra. Tutti gli appartamenti avranno almeno un balcone. Le tapparelle saranno tutte motorizzate. Tutte le strutture saranno costruite in pilastri e travi in cemento armato per dare solidità al palazzo. Non ci sarà presenza di gas in quanto le cucine non saranno previste per l’utilizzo del gas ma per funzionamento ad induzione. Sulla copertura si prevederà la presenza di un impianto termico solare e di uno di natura fotovoltaica. Gli ascensori saranno due con fermata fino al piano interrato dove saranno predisposte le cantine del palazzo. L’importo previsto per la realizzazione di questo intervento è di 9.500.000 euro ed anche in questo caso si prevede l’inizio delle opere tra la fine del 2018 e l’inizio del 2019.

Per ultimo vogliamo ricordare l’intervento, previsto per l’anno 2019 e dell’importo di 6.500.000 euro inerente l’intervento di manutenzione straordinaria del quartiere di via Nikolajevka 1,3,5,. Questo nucleo abitativo, costruito nei primi anni ’60 ed abitato a partire dal 1963, sarà soggetto ad opere di svecchiamento e rinnovamento degli impianti, del miglioramento energetico di tutto il quartiere così come della riqualificazione delle parti esterne. Da tempo l’attenzione dell’amministrazione è attenta a questo quartiere che, come altri in città, necessita di interventi di riqualificazione e ammodernamento. Ovviamente la coperta delle risorse economiche è ridotta però questo non significa non porre attenzione a quelle situazioni che, se ben gestite, riportano ai cittadini la fiducia nelle istituzioni.

Sono personalmente contento per queste opportunità offerte al territorio della zona anche in funzione del lavoro portato avanti per raggiungere questi obbiettivi certamente non scontati ma necessari ed opportuni per la ricaduta positiva sui cittadini di oggi (per la parte residenziale) e per quelli di domani (per la parte relativa al percorso della metropolitana).

Una ultima segnalazione va fatta per ricordare che nel quartiere sono in corso attività di riqualificazione di decine di alloggi popolari sfitti (per esempio attualmente in via Bagarotti 44) all’interno del piano dei 3267 alloggi oggi sfitti e da riqualificare entro il 2022. Così come verranno trasformate alcune centrali di riscaldamento portando da gasolio a metano le centrali dei quartieri di via Quinto Romano 58 e 60/2, via Bagarotti 44, via Zoia 105.   


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