domenica 8 luglio 2018

recensione dell'album "Secret streets"


E’ il 1982, il terrorismo continua nella sua folle corsa anche se la disarticolazione delle Brigate Rosse e di Prima Linea è in corso. Nei cinema viene proposto “E.T. l'extraterrestre di Steven Spielberg, e “Blade Runner”, di Ridley Scott ed è un gran bel vedere. Le televisioni private iniziano a crescere ed un network di 18 televisioni locali crea Italia 1. A fine anno la rete sarà ceduta a Silvio Berlusconi. Analogamente il gruppo Mondadori lancia il canale televisivo Rete 4. Anche questa finirà nelle mani di Berlusconi che, con Canale 5 diverrà concorrente della RAI. e “il bello” verrà un decennio dopo…In Siria avviene il massacro nella città di Hama da parte dei soldati di Hassad, padre. Trentacinque anni dopo la Siria vedrà altri massacri da parte di Hassad, figlio. Nella parte meridionale del mondo l’esercito argentino invade le isole Falkland. La Gran Bretagna non la prende bene ed invia un contingente militare per riprendersele. In Sicilia la mafia uccide il segretario regionale del PCI, già parlamentare, Pio La Torre. Nello stesso anno verrà assassinato il generale Carlo Alberto dalla Chiesa,  sua moglie e l’agente di scorta. Subito dopo Il Parlamento Italiano approva la legge Rognoni-La Torre che introduce il reato di associazione a delinquere di stampo mafioso. Di lì a poco il boss mafioso Tommaso Buscetta, arrestato in Brasile, avvia la collaborazione con la magistratura italiana ed in particolare con il giudice Giovanni Falcone. La Formula 1 perde uno dei suoi piloti più iconici: Gilles Villeneuve che muore nel Gran Premio del Belgio. Le forze armate israeliane invadono il Libano meridionale. Questo evento, oltre alle vittime dirette, porterà alla strage dei campi profughi di Sabra e Chatilla da parte dei miliziani libanesi. In America viene presentato il mitico antesignano dei PC casalinghi, il Commodore 64. Il suo costo è di 595 dollari…A Londra viene ritrovato impiccato, sotto un ponte, il cadavere di Roberto Calvi, ex presidente del Banco Ambrosiano…mentre nelle campagne di Firenze avviene il quinto duplice omicidio ascrivibile al cosiddetto mostro di Firenze. Negli Stati Uniti viene resa nota l’esistenza dell’AIDS, (Acquired Immune Deficiency Syndrome). Ci saranno, per anni, molti guai in tutto il mondo…Sempre negli Stati Uniti viene prodotto il primo Compact Disc che “ucciderà” cassette e vinile, ma quasi quarant’anni dopo….Nel Principato di Monaco: la principessa Grace Kelly muore a seguito di un incidente stradale. Aveva solo 52 anni ed era entrata nel mito…Nell’ Unione Sovietica muore il segretario generale del Partito Comunista, Leonid Brežnev. Al suo posto arriverà Jurij Andropov, ex capo del KGB. Non durerà per molto… Viene  pubblicato “Thriller di Michael Jackson, l'album di musica più venduto di tutti i tempi.

E Finardi…? L’artista milanese è andato ad abitare a Carimate, nei pressi del Castello finto medioevale che ospita gli studi di registrazione “Stone Castle”. Studi di alta qualità “inventati” dal discografico Tony Casetta; studi in cui si registreranno importanti album della musica italiana. Studi che vedranno anche la presenza del più noto art director italiano, Caesar Monti, pseudonimo di Cesare Montalbetti che lì, tra l’altro, lavorerà al seguito di vari musicisti al fine di inventare le più iconiche, bizzarre ed originali copertine degli album di musica italiana (e non solo) degli anni ’70 (e non solo…). Ma abitare a Carimate significa anche registrare nei locali studi di incisione e così, nel 1992, Finardi produce “Secret Streets”, un album decisamente rock e cantato tutto in inglese, con i testi scritti sia da Finardi, come ovvio che sia, che da Mark Harris e Valerio Negrini, coadiuvato da una band di turnisti “tostissimi” di cui la maggior parte di origine aglo-americana. Valerio Negrini, tra l’altro, aveva supportato Finardi ai testi per l’album uscito l’anno precedente e chiamato semplicemente con il cognome dell’artista milanese e qualcuno di quei brani sarà presente, tradotto, nel nuovo lavoro.

Hostages, versione inglese di Trappole inizia subito a dare il senso dell’album, potente e ritmico, con il campionatore ed il sequencer di Gigi Tonet che gestite l’atmosfera complessiva del brano. Il basso di John Gustaffson è tonico e rotondo ed accompagna in maniera felice la ritmica della batteria suonata da Aldo Banfi. La voce di Finardi è potente, rock, ma sobria e mai “esagerata”. Il brano è coinvolgente con la chitarra elettrica di Ray Fenwick che lavora in una sorta di doppio binario sonoro. Hostages! You're all hostages on earth You've been betrayed and you won't be tried. It doesn't matter now who's wrong or who lied You're all hostages! You're all hostages from birth! You've got a tickin' bomb inside and you pretend you're just along for the ride”. Il testo è forte e duro, una sorta di grido di allarme verso una omologazione che, allora si intravvedeva all’orizzonte e che solo qualche anno dopo avremmo scoperto nella sua potente e deflagrante pericolosità. Now the ugly duckling he got his beak in every ballot box in republics and kingdoms, protectorates, states and blocs but now he craves total control. He's gonna fleece the preachers and them flocks he's gonna rip off all the hicks in the sticks, all the Joneses, junkies and jocks”. Vuoi essere un ostaggio anche tu oppure vuoi essere libero? sembra voglia dirci Finardi. Spesso l’impressione è che la risposta sia un imbarazzante silenzio…

Inizia con ritmo reggae Corinna, con il basso che si trascina tutto il resto degli strumenti, insieme ad  un clarinetto asciutto ed efficace suonato dal grande Lucio Dalla “Corinna my old friend I've got no more ears for you to bend or hands to lend. So put out your cigarette end I've got no more time to spend with you Corinna my friend. Hey babe, we had the wildest time nobody in the world could be more pleased than I'm but now I hear the clock. I hear it start to chime The joke is over but just in time”. Il brano è la riproposizione di Valeria come stai? e si incammina sullo stesso percorso sonoro della versione in italiano. Un brano lieve, ritmato, sincopato, che assorbe realmente i suoni dell’epoca e si lascia come cullare in una sorta di ipnotico incedere che viene, per un istante, spezzato dall’intervento delle tastiere e, ancora, dalla melodia del clarinetto. Corinna don't be mean please  Corinna let's not make this a messy scene I mean don't you think I haven't seen. We both know where you've been..So leave and keep it clean please Corinna….It's been a grand affair, in fact it made me think that there was something there, but now I see you yawning in your chair Corinna are you really there? Are you there baby?”. E’ la ricerca dell’amata e del timore che possa (s)fuggire…  

“Bright city lights, in black city nights scream of nasty delights, just out the sight you here the sounds of a fight It's just deep city fright. Why don't they all calm down? Why don't they all calm down? Secret streets in the heart of town, Secret streets with nobody around”. Questo l’incipit di Secret streets, il brano che dà il titolo all’album, con un taglio molto americano. La chitarra elettrica che appare all’inizio è morbida e con un tiro dolcemente blues. L’atmosfera è notturna e, a parte la voce, ovviamente differente, l’ombra di Tom Waits sembra apparire dietro le tende di un immaginario sipario. Le tastiere morbide e languide, suonate da Derek Austin e Mike Moran, seguono il filo del canto delicato di Finardi. “Cars in the night like sharks cruisin' to bite. Hey kid hide from the light waiting at the door I hear junkies looking to score always cravin' for more. Why don't it all break down? Why don't it all break down? Secret streets in the heart of town, Secret streets with nobody around”. Un bel brano di pregevole fattura, dal taglio anglo-americano, poco italico ma centrato rispetto all’insieme dei brani chef anno parte dell’album. La chitarra elettrica sa essere decisa ma poco appariscente, capace di stare nei binari di un suono molto sognante e quasi onirico.

L’intro del brano, dato dal suono secco della batteria di May Day è organico alla modalità di suono richiesto dal brano, anch’esso presente nell’album precedente e tradotto in inglese. Un brano molto rock e l’epoca fortemente intrecciato con ritmiche alla “Clash”“T.V. blinks out over Europe, the final show has run the moon is waiting for the take-off of the kamikaze sun. Every nation is nodding, with their governments on the run. Tossing and turning the night away in the sights of the rock'n'roll gun.”. Le tastiere accompagnano il ritmo e contribuiscono a creare un’atmosfera di complessiva compattezza grazie alla gradevolezza del climax che il brano sa creare. “Nightmares of tribal rebellion of the radioactive young from every corner of the EEC, where electric guitars are strung. Strange electric weapons, fire frequencies to the head while the Old World loses power. Rock-bands have occupied the land a generation brought to boil cause they refuse to be bought and sold for a couple of barrels of oil to have their future decided by a man in a dark-grey suit but now the rhythms of the streets invade his dreams of power and loot”. Anche questo brano lo si potrebbe immaginare care come una sorta di brano-alert rispetto a quello che si andava a costruire, non solo  intorno al mondo giovanile, ma alla società tout court. i segnali c’erano e Finardi li aveva captati trasformandoli in canzoni…

Ha un bel ritmo e tiro sonoro Rock seeds, un brano tipicamente finardiano nella misura in cui l’artista Milanese si “ricorda” delle sue radici affini al rock ed al blues e viene assecondato, come meglio possibile, dalla band che lo accompagna al fine di rendere al meglio le sonorità che vogliono fare emergere per rendere ancora più evidente questo aspetto musicale di Finardi. Il basso è imponente e duttile e guida le danze, mentre le tastiere danno il loro apporto, molto discreto ma essenziale ”Come on little boys and girls. From London to Japan, From New York to Milan Everybody wants to get inside a band!” La chitarra elettrica interpreta al meglio il ruolo di trascinatrice del brano e rende ancor di più movimentato il castello sonoro complessivo. Rock seeds were sown, now the fruits have grown. Rock tree is strong so keep on rollin’ on. Rock seeds were sown now the fruits have grown. Rock tree is strong, so keep on rockin’, keep on rollin’ on”. E’ il rock il soggetto principe del brano e la musica sa rendere evidente questa dinamica, questa scelta, questo orientamento.   

L’intro di Love to Make Love to You è una rullata della batteria di Les Binks,  che introduce un delicate ritmo reggae, saltellante, tra basso e batteria, per una sorta di ballata che si orienta, nel prosieguo del brano, verso un suono saltellante e rock ma senza disperdere la chiave originaria del ritmo che riporta ad alcune sonorità dei Police, ai tempi molto in voga ed apprezzate. Di qualità il lavoro delle tastiere che, senza invadere il campo, danno corpo alla melodia pur rimanendo in secondo piano…I’d love to make love to you would you love me to make love to you too. I don’t wanna beat around the bush but at the same time I’m not the type to push? cause I just wanna make love to you. Well every time you walked into town I tried to garb your attention I tried playin’ cool I trid comin’ on strong but you never looked my direction…1 and 2 love to love you, 3 and 4 I’ll always love you more, 5 and 6 when you do your trix, 7 and 8 wait! Too late!” Un brano originale e di gradevole ascolto che si inserisce bene nella costruzione complessiva dell’album.   

Beyond the Icy Rings of Saturn è la versione in inglese di Oltre gli anelli di Saturno e dell’impostazione di questo brano viene mantenuta l’integrità. E’ un brano cadenzato e quasi misterioso nei suoi movimenti ritmici. Scuro, denso, intenso che fa immaginare un lungo viaggio verso, appunto, gli anelli di Saturno ed oltre…Il ritmo si apre e si accentua con il suono del basso pulsante e morbido, a generare una sorta di attesa, di aspettative per ciò che verrà dopo. Will only comets fly beyond the moons of Mars? And only dust sail the cosmic breeze? Will war destroy us all and send us among the stars before we learn their mysteries?...
The hours approach for the final decision in the plans for the total war there can be no revision. The missiles are poised with fatal precision if they hit not a living thing will ever have the vision”.
La chitarra elettrica diventa una sorta di navicella che trasporta gli ascoltatori nel viaggio intergalattico facendo viaggiare anche la mente verso il mondo ed il tempo dei cosiddetti Corrieri Cosmici di teutonica memoria….ma quella è un'altra storia…perché comunque “Lift your head to the sky hear the star-clusters sing To all the children of the universe a song that sings beyond the icy rings of Saturn we'll step across the threshold of infinity…”.

Tastiere e sezione ritmica in apertura sono il marchio di fabbrica di Warsav, un bel brano rock addolcito, oltre che dal suono delle tastiere, anche dai passaggi del sequencer che taglia le linee ritmiche del brano dando al tutto un senso di ariosa vitalità. La voce di Finardi è intensa ed impostata, ricca di sfumature, con alle spalle il suono in stile “anni ‘80” ma senza perdere la sua integrità e la sua originalità. Closing time is hours past the buses and the trams suspended even drunks are off the streets and call-girls' phones are disconnected and they've shut the bakeries. They've boarded up the printing presses an they've put on silencers. So you will never know how many, were caught after curfew...You know roadblocks ring the city's center night patrols are on the highways waiting at the exits and along the backroads in the country, and they've shut the dailies down they've taken over all the networks and they'll monitor the news so you will never know how many were caught after the curfew...”. E’ il 1982 ed il tempo sta cambiando e non ci vuole il metereologo a capirlo, avrebbe detto Dylan, e questi anni ’80, vituperati ed ora molto rimpianti, rendevano, attraverso le sonorità che venivano create, il senso ed i segni di quanto accadeva intorno a noi….

Il pianoforte suonato da Mark Harris apre A Blues for the Eighties  ed introduce la voce di Finardi per questo blues dedicato proprio agli anni ’80. I want my children to be healthy and strong want'em to grow up knowing what's right from what's wrong want my children to remember this song, want their love to last steady and long. But when they'll ask the truth of me I'll sing'em a blues for the nineteen-eighties, I'll show'em the lands and I'll show'em the seas but I'll giv'em optimism in minor key.”. Come in altre occasioni Finardi lancia lo sguardo verso il mondo delle generazioni successive. il canto in inglese gli lascia la possibilità di utilizzare le batture del blues e, comunque, di poter spaziare con le liriche secondo stilemi e canoni non legati alla parola cantata in italiano. “I want my children to have freedom to roam want'em to know that this earth is their home I want my children to be happy and free more than I was ever allowed to be. But if they ask the truth of me I'll sing'em a blues for the nineteen-eighties I'll show'em the lands and l'il show'em the sea I'll have to give'em optimism in minor key, yeah I'll show'em the birds, the fish and the trees. And I'll have to sing'em Optimism in minor key”.

Il viaggio nelle strade segrete è terminato e Finardi è riuscito nell’intento di costruire un album in inglese al fine di rendere manifesta la sua grande passione rock & blues. Un album sottovalutato, “Secret streets”, quasi che scrivere in inglese (tra l’altro sua seconda lingua corrente…) fosse una sorta di “eccesso” mentre, invece, quella è la lingua del taglio rock blues e questa modalità musicale è nelle naturali corde dell’artista milanese. Gli anni ottanta ormai sono iniziati. Sono gli anni del cosiddetto “Edonismo Reaganiano”, della “Milano da bere” e del “Craxismo diffuso”. Si cerca di allontanarsi dal virus del terrorismo ma saranno le mafie a tenere banco, negli anni successivi, nelle cronache del nostro Paese e di lì a qualche anno i grandi partiti che avevano gestito e guidato il Paese dal dopoguerra saranno cancellati ed altri attori si affacceranno alla Storia grande così come alla storia minima. E Finardi, nella storia della musica…ci sarà ancora per molti anni…per nostra fortuna……



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