venerdì 7 dicembre 2018

Spostare l'Ospedale San Carlo in zona San Cristoforo...?

Nel 2017 ho scritto una lettera al Presidente di Regione Lombardia, Roberto Maroni (che non ha risposto), ho presentato un'interrogazione ed ho scritto al Sindaco ed all'assessore competente (che mi hanno risposto). Sono ritornato sul tema per ribadire l’importanza di mantenere attivo un presidio sanitario di primo livello nell’area dell’ovest milanese che da 50 anni vede la presenza dell’Ospedale San Carlo. Ricordo che l’Ospedale San Carlo è fornito di quasi 500 posti letto ed ha oltre 2000 dipendenti. La media degli ultimi anni per interventi di pronto soccorso è di circa 80 mila unità. Le funzioni operative presenti all’interno della struttura sono fondamentali per i servizi che può offrire al territorio tra cui si sottolinea la presenza di servizi di psichiatria, neuropsichiatria infantile e UOMPIA. Servizi, questi, che dovrebbero essere incrementati.

Prima di prendere qualunque decisione circa l’accorpamento anche fisico di questa struttura/realtà territoriale credo opportuno rilanciare la riflessione su alcuni temi che elenco:

1. Lettura dei bisogni del territori immaginati per i prossimi 20 anni in funzione dell’aumento del’età dei residenti nelle aree su cui insistono gli Ospedali.

2. Lettura dei nuovi bisogni degli anziani e dei malati cronici che, nel tempo, incontrano un costante incremento e che necessiteranno di prossimità ambulatoriali per evitare inutili e deprimenti ospedalizzazioni

3. Valutazione dell’eventuale quota del Project Financing a cui, inevitabilmente, si attingerà per la costruzione di un nuovo polo ospedaliero.

4. Valutazione della costruzione, nell’area di San Cristoforo, di una struttura prettamente universitaria che avrebbe una precisa funzione senza commistioni tra differenti funzioni e limitando, in tal senso, la congestione dell’area immaginata per la nuova

5. Previsione di mutamento delle situazioni epidemiologiche all’interno del quadrante Ovest che vede la presenza di quartieri importanti i cui residenti utilizzano i servizi dell’Ospedale San Carlo, quali Baggio, San Siro, Quarto Cagnino, Quinto Romano, Figino, area via delle Forze Armate, Certosa, unitamente a molti paesi delle aree di prima cintura.

6. Previsione di rimodulazione dei servizi dell’Ospedale San Carlo, ma sempre con l’obbiettivo di mantenere attivi i maggiori presidi ospedalieri ed ambulatoriali in favore dei soggetti che andranno a fruire i relativi servizi.

7. Valutazione dell’utilizzo dei 50 milioni di euro a suo tempo stanziati in favore della riqualificazione/adeguamento dell’Ospedale San Carlo.

Il tema è ovviamente di competenza stretta da parte della Regione Lombardia ma nell’ambito dell’ipotesi di porre una Grande Funzione Pubblica all’interno dell’area San Cristoforo, credo opportuno un confronto franco e competente al fine di evitare di nuocere alla salute delle migliaia di cittadini presenti nell’area Ovest ella città e dell’area metropolitana.

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