martedì 12 novembre 2019

“Siam venuti a cantar Baggio…” (anche nel 2019)



Come annunciato il 4 Ottobre, a Spazio Teatro 89, si è tenuto il battesimo dela nuova edizione di “Siam venuti a cantar Baggio”, l’iniziativa che coinvolge molti musicisti amatoriale di Baggio e dintorni e che vuole rappresentare un momento di buone relazioni attraverso il canale musicale e la passione e le emozioni che l’arte della musica riesce a profondere in ciascuno di noi. Una rassegna, questa, semplice e senza fronzoli, che vive sulla passione di chi la organizza, di chi suona, di chi la guida dal mixer (Simone Loda )e da chi continua a sostenerla (Spazio Teatro 89 e gli spettatori). Quest’anno, grazie alla saggia scelta della direzione del teatro si è pensato di dare più spazio ai musicisti riducendo da tre a due le esibizioni di ciascuna sera e questo ha reso possibile dei set più intensi e meno con lo sguardo al tempo. Una buona scelta che ha reso possibile che i set scorressero fluidi e gradevoli senza essere eccessivi. Quindi il via è arrivato il 4 Ottobre con l’esibizione dei Ticket to beat, una band esplicitamente beatlesiana (che vede in Dario Volpi il punto di equilibrio) che si è esibita suonando brani di George Harrison (e dei Beatles) mostrando una evidente passione sia per i Fab Four che per il Beatle “serio”, come spesso era etichettato il chitarrista dei Beatles. Un set scorrevole quello della band che ha sciorinato il repertorio proposto (poteva mancare My sweet Lord…?) con leggerezza, passione e divertimento, riscuotendo il gradimento del pubblico. Gradimento espresso anche nei confronti degli Psyco Gentlemen, un trio capitanato da Matteo Spiazzi alle tastiere, computer, campionamenti e voce, che ha dato vita ad un set coinvolgente fatto di canzoni, sonorità e quant’altro targato pop anni ’80. Un profluvio di suoni davvero affascinante e potente che, si vedeva, soddisfaceva anche e soprattutto i musicisti sul palco.

L’11 di Ottobre è stata la volta di due gruppi di estrazione rock. I Gentle Green, capitanati da Eugenio Barbieri, con un tiro sonoro più vicino alla musica progressiva, hanno reso evidente quanto quel suono abbia influenzato una importante fascia giovanile all’inizio degli anni ’70. All’epoca il rock progressivo “asfaltò” (quasi) tutto il rock precedentemente conosciuto. Si estinse alla fine del decennio ma poi, incredibilmente, è ritornato a farsi presente sui palchi di tutto il mondo con la sua innegabile carica sonora. A seguire il gruppo dei Random Mode che ha visto il narratore (e bassista) Fabrizio Minunni presentare una set list di brani del rock blues e sudista (ma non solo) per una lettura brillante della loro parte. Da non dimenticare che questa band si esibisce sempre alla Sagra di Baggio (quest’anno impossibilitati per via del tempo) anche in quanto il suo batterista, Paolo Minunni, è un volontario della nostra gloriosa (e vanto del quartiere) Croce Verde Baggio da oltre 40 anni…!       

La terza serata, 18 Ottobre, ha visto la presenza di quella che, chi scrive, ha definito, la “potenza della debolezza”. Si sono infatti esibiti sul palco Paola Odorico (accompagnata dal fido Carlo Marinoni alla chitarra) e il gruppo Allegro Moderato, diretti dal Maestro Marco Sciammarella (Cavaliere della Repubblica, giusto per dire…). La “potenza della debolezza” nasce dal fatto che Paola è non vedente ed il gruppo Allego Moderato è formato da musicisti normodotati e non (tra l’altro il gruppo proposto è una branca, quella rock, di un progetto che ha al suo interno anche una versione orchestrale…) che, tra gli altri, si è esibito anche a Mosca…giusto per sottolineare…Paola, che è sempre stata presente a tutte le edizioni della rassegna, anche quando questa si chiamava “Suoniamogliele!”, ha proposto un set con canzoni provenienti dal blues e dalla musica popolare di stampo nord americano. Come sempre potente e coinvolgente, la voce di Paola ha viaggiato nell’immaginario di tutti i presenti facendo immaginare mondi lontani con una forte vena di nostalgia. Dopo la voce di Paola e la chitarra Carlo è arrivato il turno degli  Allego Moderato (e aggiungerei  proprio un “ma non troppo”) che hanno proposto un set brillante e speciale infarcendolo di sonorità varie ed accattivanti con incluso un brano di Frank Zappa (che è tutto dire…). Gli strumenti suonati (bene) dai ragazzi “non normodotati”? Percussioni, sax, chitarra elettrica, tastiera, basso elettrico (affiancati da altrettanti normodotati giusto per dare i tempi ai ragazzi. Il Maestro Sciammarella al piano elettrico conduceva, dettando i tempi, ogni brano. Un seti potente e spiritato dove ciascuno è rimasto stupito nel vedere ed ascoltare la bravura di questi ragazzi. Bravura vera, non mutuata da una sorta di “doveroso” pietismo.


Con questo impeccabile, gradito e micidiale set (che ha fatto pensare a quanto lo stigma sulle difficoltà altrui sia sempre una sciocchezza da evitarsi…) si è conclusa l’edizione 2019 della rassegna “Siam venuti a cantar Baggio” che ha nuovamente dimostrato che con poco (ma con passione e disponibilità) anche l’impossibile diventa reale. E l’anno prossimo…? Se Spazio Teatro 89 sarà nuovamente disponibile, un’idea già ci sarebbe…

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